Strage di Palermo, Kevin Barreca ha lottato «come un leone»: morsi e un quadro in testa ai «fratelli di Dio». Oggi la camera ardente

Lunedì 19 Febbraio 2024, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 14:08

Il diavolo in casa

Erano convinti di avere il demonio in casa. Tutti. Sia i carnefici, che le vittime. Lo ha confermato la figlia di 17 anni, superstite e arrestata con l'accusa di aver partecipato alle torture. Ma questa stessa convinzione traspare dalle parole di Kevin, il fratello maggiore che scriveva così agli amici prima di essere ucciso: «Te la faccio in breve: nella mia famiglia ultimamente sono successe cose strane e c'entra il mondo spirituale e ora sono venuti due fratelli di dio e stanno liberando a mia madre e mio fratello che hanno dei demoni molto maligni addosso, la mia famiglia si sta distruggendo per colpa della mia indifferenza io scappo sempre da casa mia per stare con voi e svagarmi perché io in questa casa non sento pace».

Nella sua casa si svolgevano i «riti di purificazione» a cui sono seguiti i delitti. «Per colpa di questo atteggiamento il diavolo si sta mangiando la mia famiglia», spiegava il ragazzino completamente plagiato dal padre, un fanatico religioso. «So che può sembrare strano - proseguiva - Ma ti assicuro che è tutto vero... ieri mio fratello e mia madre erano posseduti e dicevano cose spaventosissime. Un bambino di 5 anni che ti dice che il demone che ha dentro è venuto in questa famiglia per distruggerci ed ucciderci uno ad uno. Come te lo spieghi?»

«Io sono spaventato, non sai che bordello c'è stato ieri notte a casa mia. - continuava - So che non sei credente e che ste cose per te hanno semplici spiegazioni logiche, ma ti assicuro che tutto quello che sto vivendo non ha senso e ho paura di quello che non so controllare».

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