Giovanna Pedretti, folla al funerale. Il parroco: «Leoni da tastiera distruggono tutto»

Lunedì 22 Gennaio 2024, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 12:38

L'omelia del parroco

Il funerale è stato celebrato da don Enzo Raimondi. «C'è il giudizio sommario, senza appello, senza misericordia, di chi parla senza sapere, senza conoscere», dice nell'omelia. «Il rincorrersi, senza alcun filtro, dei sospetti, pesanti come macigni. Costruiti per soddisfare i pruriti di gente ormai frustrata al punto da bramare la narrazione delle disgrazie altrui. Dove il teorema da dimostrare, il dubbio da alimentare è che anche dove c'è del bene si nasconde, alla fine, un interesse, un tornaconto. Facendo così diventare le ombre tenebra».

«Da una parte c'è una comunità provata, come la nostra, desiderosa solo di essere vicina alla famiglia e di regalare l'ultimo saluto a Giovanna, per restituirle quello che le è stato tolto. Dall'altra il chiedersi come fare per evitare tragedie simili. Come impedire ai leoni da tastiera di riversare impunemente il loro odio, dimenticando il potere distruttivo che possono avere anche semplici parole, che è il significato della massima 'Ne uccide più la lingua che la spada'», ha detto ancora don Enzo Raimondi. «Un errore forse ha fatto Giovanna: aver per un attimo pensato che oltre agli estranei accusatori che hanno dubitato di lei, potessimo aver dubitato di lei anche noi che la conoscevamo. Bisogna impedire ai leoni di tastiera di distruggere tutto. Ora è il momento del silenzio».

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