Maradona, dieci minuti alla piazza
Amarcord e incognita Belen

Maradona, dieci minuti alla piazza Amarcord e incognita Belen

di ​Davide Cerbone
Sotto la cenere delle polemiche, resiste la fiamma della passione. Dopodomani Diego Armando Maradona si consegnerà all’abbraccio della città che l’ha consacrato nell’Olimpo delle sue icone intramontabili in una piazza Plebiscito blindata. La festa organizzata da Alessandro Siani sarà aperta a tutti e gratuita, ma, suo malgrado, a “numero chiuso”. Prefettura e Questura, infatti, hanno disposto per la consegna della cittadinanza onoraria al «pibe de oro» un limite di capienza. Mercoledì alle 21,30 il sindaco di Napoli gli consegnerà le chiavi della città davanti a circa 30mila spettatori: poco meno delle due curve del San Paolo messe insieme. Un incontro tra pochi intimi, se si pensa ai 200mila che hanno affollato l’agorà in altre grandi adunate napoletane.

Subito dopo la solenne cerimonia, Maradona parlerà una decina di minuti alla sua gente, in una mozione dei sentimenti che sarà il momento clou della serata. Per incorniciare l’amarcord, intorno a lui si ricompatterà buona parte della squadra che per prima nella storia cucì il tricolore sull’azzurro. Introdotti da Raffaele Auriemma, sfileranno sul palco il capitano Beppe Bruscolotti, che potrebbe incontrare l’amico Diego già domani, Ciro Ferrara, Bruno Giordano, Andrea Carnevale, Nando De Napoli, Antonio Carannante, Sandro Renica, Pino Taglialatela, Giuseppe Volpecina, Ciccio Romano, e il proverbiale massaggiatore Salvatore Carmando.

Continua a leggere su Il Mattino Digital
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Luglio 2017, 08:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA