Stop alla Errani, il parere del presidente Binaghi: «Sentenza iniqua e fuori tempo»
di Redazione Sport
«ll fatto che il Tas abbia emesso questa sentenza iniqua sei mesi dopo la data che lo stesso organo giudicante aveva annunciato rappresenta una grave violazione dei diritti dell'atleta che si è vista privata della serenità necessaria a svolgere la sua professione di tennista ormai da un anno a mezzo. Il tutto a causa dell'assunzione di una sostanza che lo stesso Tas ha valutato come involontaria. Sono convinto che Sara supererà questo momento difficile e la aspettiamo in campo». Così Angelo Binaghi, presidente della Federtennis, commenta la decisione del Tas che ha squalificato per 10 mesi Sara Errani, positiva al letrozolo. «La FIT - si legge in una nota della Federazione - dopo aver preso atto dell'esito del processo di appello al Tas di Losanna esprime la vicinanza all'atleta ribadendo il convincimento della sua innocenza, nel segno di una carriera vissuta nel rispetto dei valori su cui si fonda il tennis italiano.