Cornici private per i bambini

Cornici private per i bambini

di Maddalena Messeri
«Metteresti tuo figlio per strada?» è questa la domanda provocatoria che gli studenti dello IED di Roma hanno lanciato alla città, disseminando il quartiere di Testaccio con piccole cornici raffiguranti bambini, foto create con l’ I.A. grazie alle milioni di foto pubbliche sui social. «Abbiamo chiamato questo progetto Cornici Private - spiegano gli autori - per sottolineare che le foto dei bambini dovrebbero rimanere private, protette e non accessibili a tutti ma anche per suggerire il cambio di contesto: le cornici sono state private da ambienti intimi come le pareti domestiche e posizionate in luoghi pubblici, le strade».
È sconvolgente come ormai i confini tra virtuale e reale siano sempre più labili, quasi scomparsi, e come molti genitori non si rendano conto delle conseguenze dello “sharenting”, ovvero della condivisione continua di foto e video dei figli sui propri canali social, abitudine che negli anni può creare non pochi problemi. I primi di ordine psicologico per quei piccoli a cui si chiede di essere sempre protagonisti e pronti alla posa. I secondi in termini di sicurezza: tali immagini possono finire nella rete più oscura di internet, quella legata alla pedopornografia. Alla Camera è stata presentata una proposta di legge per tutelare i minori, dal rischio di sfruttamento commerciale alla difesa della privacy. Ne seguiremo l’iter con interesse perché il benessere dei bambini è fondamentale per il futuro del nostro Paese.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Aprile 2024, 12:20
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