Vincere subito, in casa del nemico rossonero, o gestire il derby in attesa del trionfo da celebrare in casa, contro il Torino, nel prossimo turno di campionato? Simone Inzaghi non ha dubbi e non vuole perdere altro tempo anche se 14 punti di vantaggio a sei partite dalla fine non lasciano possibilità di recupero al Milan, secondo in classifica ma talmente in crisi da studiare già un piano alternativo a quello legato a Stefano Pioli. Che nei derby di Milano ha toccato quasi il fondo, perdendo gli ultimi cinque di fila tra Coppe e serie A (addirittura 9 complessivi da ottobre 2019) e che se cedesse anche il sesto consegnerebbe lo scudetto all’Inter nel “suo” stadio.
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LA PARTITA
Sembra un derby normale, talmente elevato il distacco tra le rivali, ma non è così proprio perché può diventare una sfida storica, soprattutto per i nerazzurri che sono in vetta dall’agosto scorso e che esibiscono numeri trionfali: 26 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta, contro il Sassuolo che sta rischiando di finire in serie B. «Non nego che mi piacerebbe vincere subito, nel derby, in casa rossonera. Siamo a un passo dal sogno, voglio ringraziare club, giocatori e tifosi» ha precisato Inzaghi che con questo scudetto salirebbe a sei titoli da quando è stato scelto al posto di Antonio Conte. Tre Supercoppe, due Coppe Italia, un secondo posto, una finale di Champions persa per piccoli dettagli contro il City e ora, finalmente, quello scudetto che gli era sfuggito nel 2022, quando venne superato proprio dal Milan di Pioli in volata e dopo uno dei pochi derby persi contro l’allenatore che aveva sostituito sulla panchina della Lazio.
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Inzaghi sta per ricevere un’offerta di altri tre anni dal club: nuovo contratto con scadenza 30 giugno 2027, un record di longevità che durava dai tempi del mago Herrera se davvero venisse trovato un accordo. «Ci metteremo a tavolino e valuteremo tutti insieme il futuro, non penso ci siano problemi» ha detto il tecnico nerazzurro che aspetta anche la svolta-Zhang.
DISASTRO EUROPEO
Disastrose come le due partite che i rossoneri hanno giocato contro la Roma in Europa Leauge e che, appunto, costeranno il posto al tecnico emiliano nonostante giocatori top come Leao, Theo Hernandez, Pulisic e Giroud abbiano fatto molto peggio di lui. Cardinale, a differenza di Zhang, dovrebbe essere in tribuna a San Siro nonostante il rischio di assistere alla festa dell’Inter. Un blitz a Milano per vedere tutti i suoi dirigenti e pianificare il futuro sportivo, nella mani di Ibrahimovic. Da chiudere l'era Pioli, da aprire il ciclo con un tecnico di livello internazionale che possa anche valorizzare i giovani: le indicazioni portano allo spagnolo Lopetegui, nonostante un clamoroso fallimento sulla panchina del Real Madrid. Le indiscrezioni che riguardavano Antonio Conte sono svanite: non è questo il profilo da cui vuole ripartire il Milan, casomai ha qualche possibilità in più De Zerbi, intenzionato a lasciare il Brighton per mancanza di ambizioni da parte della proprietà. «Vorremmo impedire all’Inter di vincere a casa nostra, ci saranno 70mila tifosi, parlare di me ora non ha senso» ha confessato Pioli, gentleman della panchina in corsa per il Napoli e il Bologna nel caso in cui Thiago Motta accettasse la corte della Juve. Ma intanto dovrà cercare di non perdere un altro derby.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Aprile 2024, 14:53
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