Gravina attacca Lotito: «Pensa di gestire il mondo del calcio a suo piacimento»

Il presidente della Figc contro il patron della Lazio

Gravina attacca Lotito: «Pensa di gestire il mondo del calcio a suo piacimento»

di Redazione web

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato a "Il Foglio a San Siro" e le sue parole sono vere e proprie bordate nei confronti della Lega Calcio, ma soprattutto contro il presidente della Lazio Claudio Lotito. Il numero 1 della Federcalcio ha parlato anche di arbitri e della prossima spedizione della Nazionale di Luciano Spalletti agli Europei, a cui gli azzurri si presentano come campioni in carica.

L'attacco a Casini e Lotito

«Gli arbitri italiani sono già professionisti dal 1° luglio 2023, sono una nostra eccellenza e facciamo i complimenti a Guida e Orsato che andranno agli Europei. In totale saranno 8 rappresentanti per l’Italia a Euro 2024», ha detto Gravina, che passa poi all'attacco della Lega: «C'è una strategia evidente della Lega Serie A, dobbiamo capire fino in fondo come in Italia alcuni personaggi possano fare parte del consiglio federale, del consiglio di Lega ed essere sia proprietario di una società, sia anche senatore». «Sulla litigiosità Federazione-Lega starei attento, io ho uno splendido rapporto con tanti presidenti.

Ci sono poi soggetti che pensano di gestire il mondo del calcio a proprio piacimento. Mi riferisco a Lotito e al lotitismo».

«Parlare di derive autoritarie penso sia una mancanza di rispetto istituzionale. È particolare rilevare che qualche mese fa la Federazione era considerata statica ed incapace di fare proposte. Appena ne facciamo, allora si parla di autoritarismo. Non va confuso con l'esercizio della democrazia. Abbiamo il dovere di far rispettare il quadro normativo», afferma in merito alle dichiarazioni del presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini nell'audizione alla Commissione cultura, istruzione e sport del Senato sulle prospettive di riforma del calcio italiano.

Poi sugli Europei: «L'obiettivo è ricreare l'entusiasmo che avevamo donato agli italiani nel 2021 con la vittoria di Wembley, poi questo entusiasmo è andato via via scemando e lo abbiamo ferito con la mancata qualificazione al mondiale in Qatar». Il numero uno del calcio italiano parla poi della speranza di riportare il calcio ai Giochi. «L’olimpiade io l’ho vissuta, ero capo delegazione dell’U21 nel 2004 ad Atene, dove abbiamo vinto una medaglia per la prima volta dopo 68 anni. E’ stata una delle esperienze più belle della mia vita».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2024, 12:44

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