Toto Cutugno, il ricordo del figlio Nico (nato da un tradimento): «Mi disse che faceva l'ingegnere, non avevo idea di chi fosse»

Il figlio del cantautore è stato ospite durante la puntata di domenica 5 maggio nel salotto di Mara Venier

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di Cristina Siciliano

Mara Venier ha dato il via alla puntata di Domenica In con il ricordo di Toto Cutugno, il cantautore morto il 22 agosto 2023 all'età di 80 anni per un tumore alla prostata. Durante la puntata di domenica 5 maggio, Mara Venier ha ospitato Nicolo, il figlio del cantautore, nato da una relazione extraconiugale che Toto ha vissuto con una donna di nome Cristina. «Lui è stato un papà presente ma anche molto giovanile - ha spiegato Nico a Mara Venier -. Ci teneva che io avessi delle regole educative ma era anche molto scherzoso».

Il ricordo 

«Papà è sempre stato un po "prima donna" e aveva questo misto di gelosia che lui stesso non riusciva a spiegarsi - ha sottolineato Nico Cutugno a Domenica in -. A 27 anni ho iniziato a suonare la chitarra per i teatri, era un linguaggio comune che mi avvicinava a lui. Una sera però siamo andati a cena e davanti a tutti i suoi collaboratori mi disse: "Stasera hai anche stonato". Lui non ha mai fatto sconti a nessuno, neanche a me.

Temevo il suo giudizio ma poi nell'ultimo anno è riuscito a dirmi che gli piacevano le mie canzoni». 

Il figlio di Toto Cutugno ha aggiunto: «Per me era il mio papà e basta, lo vedevo spesso ma non avevo idea di chi fosse. C'è questo episodio che ricordo con il sorriso: ero in macchina e sento la voce di papà. Lui mi aveva detto che faceva l'ingegnere, lo fece per tutelarmi. L'ho scoperto dopo aver letto un articolo sui giornali. Il mio bisnonno mi ha detto la verità". Nella mia crescita la sua personalità l'ho subita ma ho sempre avuto un rapporto di dialogo con lui».

La malattia

Toto Cutugno durante sua vita artistica ha combattuto contro un tumore alla prostata che, nel 2007, lo ha colpito non impedendogli, tuttavia, di partecipare nuovamente a Sanremo l'anno dopo. «Papà è riuscito a combattere la malattia con grande coraggio - ha spiegato Nico a Mara Venier -. Per me è stato fonte di ispirazione perché non si piegava a questa malattia. Questa forza è la cosa che mi ha colpito di più. Abbiamo condiviso gli ultimi giorni della sua vita in silenzio ma con grande affetto». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Maggio 2024, 16:23
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