Chiambretti: «Mamma mi ha cresciuto da sola. Quando è arrivato il successo siamo andati a licenziarci: è stato il giorno più bello»

Il conduttore torna in Rai dopo vent'anni con uno show su Rai3

Chiambretti: «Mamma mi ha cresciuto da sola. Quando è arrivato il successo siamo andati a licenziarci: è stato il giorno più bello»

di Redazione Web

Piero Chiambretti torna in Rai, vent'anni dopo l'ultima volta. Dopo l'addio a Mediaset, il conduttore riparte con il suo nuovo show 'Donne sull'orlo di una crisi di nervi', in onda dal 14 maggio su Rai3. «La televisione è curiosa, inchiodata su palinsesti fermi a dieci anni fa. La presentazione dei programmi che fanno ogni anno è un copia incolla di quella dell'anno prima. Si muovono solo conduttori e i gruppi di lavoro. Queste evasioni dal nido danno un po' di sale a una televisione stanca. Molti vanno altrove e ripetono gli stessi programmi, con lo stesso nome: io invece in Rai sono tornato con una cosa nuova», ha detto a La Stampa.

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Chiambretti in Rai, cosa ha detto

Tra le persone che si sono spostate mantenendo lo stesso programma c'è Fabio Fazio: «All'operazione Fazio voto 10. Ma il programma in sé non l'ho mai visto. Perché non guardo la tv, mai: è già troppo farla. Questo mi dà molta libertà perché così non sono tentato di copiare da nessuno. Certo, mi è capitato di proporre un programma che credevo di avere inventato e di sentirmi dire che c'era già una cosa identica in onda da dieci anni». Sul nuovo programma, Chiambretti dice che ha cominciato a pensarci «quando ero ancora a Mediaset. Poi l'arrivo a Raitre ha un po' trasformato il progetto. Più che ospiti avrò degli 'interventi' di personaggi per raccontare pezzi di attualità e di vita, molto del mondo delle donne che sono le vere colonne della nostra società. Anche perché sono convinto che il mondo delle donne sia molto più interessante di quello degli uomini. Il programma è molto semplice, le mie nuove provocazioni stanno nella semplicità. Ho provocato pubblico e ospiti per troppo tempo. Quello che abbiamo in mente ora è fare servizio pubblico e offrire un po' di evasione».

Alla domanda se abbia trovato un clima burrascoso in Rai, risponde: «A dire il vero qui ho trovato un gran silenzio.

Un silenzio di tomba: sembra non ci sia più il gran movimento di un tempo». Un clima che potrebbe essere influenzato dall'attesa della tornata elettorale europea: «Questa cosa la sento da quasi quaranta anni. È sempre stato così: prima delle elezioni si ferma tutto, come in autostrada a Ferragosto. La lottizzazione c'è sempre stata, i governi piazzano i loro in azienda e questa è la norma. Questo freno a mano tirato su tutte le attività in attesa del voto è un déja vu. Due delle frasi che si sentono di più sono: 'Aspettiamo le elezioni e poi vediamo' e più ancora 'bisogna vedere chi viene', le sento da trent'anni», conclude Chiambretti che, a proposito del suo non essere targato politicamente, dice: «Io non faccio la televisione per fare politica. La mia scelta politica la esprimo nella cabina elettorale. Per me la tv è creare storie per divertire e informare. Ho sempre cercato di attingere dalla realtà degli spunti da portare in uno studio televisivo e quindi in onda. L'importate è perseguire l'obiettivo che ci poneva di fronte Angelo Guglielmi, il grande direttore di Raitre: in tv, tutto è cultura, tranne la cultura. Il nostro obiettivo è far passare contenuti di valore attraverso la leggerezza, non le lezioncine».

Sulla mamma

Piero Chiambretti ha poi ricordato sua mamma, scomparsa per il Covid nel 2020. «Era molto moderna e ha fatto scelte difficili. Ho avuto una infanzia complicata, senza un padre, con mia madre che lottava per noi due, ma con grande orgoglio abbiamo saputo ribaltare una partenza complicata. Il giorno più bello della mia vita è stato quello in cui le ho potuto dire: “mamma, ora bastal avorare: a noi ci penso io”. E siamo andati a licenziarci», ha concluso.


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Aprile 2024, 09:46
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