Donna sfrattata dalle case Ater di Treviso: «Ora? Dormirò su una panchina». Il sindaco Mario Conte: «Le situazioni create dagli utenti sono spesso insostenibili» - Video

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TREVISO - Sfratto in un appartamento Ater di viale Francia questa mattina, 12 aprile. Tensioni tra gli attivisti del centro sociale Django e la polizia, intervenuta in assetto antisommossa. La donna rimasta senza casa: «Non ho fatto l'Isee per due anni, l'ho ammesso davanto all'Ater - spiega la signora sfrattata -. Circa 20mila euro. Ora? Ora andrò a dormire su una panchina». Dure le parole del sindaco Mario Conte che risponde anche alle proteste del centro sociale: «I contatti con l'amministrazione sono attraverso i servizi sociali. Tutti noi vorremmo evitare ogni tipologia di sfratto ma è anche vero che le situazioni create dagli utenti sono spesso insostenibili - spiega -. Si tratta di debiti alti, di scelte ideologiche, di principio, che sono contro ogni regolamento e forma di rispetto nei confronti degli inquilini per bene. La casa è un diritto per tutti ma la regole per mantenere la casa devono essere rispettate». (video di Mauro Favaro e Mattia Mocci, Nuove Tecniche)


Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Aprile 2024, 13:18
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