Si comincia con una partenza surreale ritardata di 15 minuti per permettere a tutti di montare le gomme da asciutto come il pilota della Ducati Pramac Miller che aveva anticipato tutti e di fatto è stato danneggiato dalla decisione dei direttori di gara che lo fanno partire davanti a tutti concedendogli una griglia intera di vantaggio sul resto del gruppo. Ma le emozioni al via non finiscono: a Marquez si spegne la moto prima del via e per riprendere la posizione commette un'infrazione. Che pagherà dopo. L'avvio dello spagnolo è però indemoniato, riprende Miller e lo supera senza problemi. È primo ma la manovra del via in contromano, gli costa il passaggio nella corsia dei box e al sesto giro sconta la penalità. Perde posizioni, prova a recuperare e nella foga viene a contatto con Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini): seconda ammonizione che gli costa una posizione. Ma non è finita: a 5 giri dalla fine il campione del mondo attacca Rossi e lo fa cadere. Per questo subisce un'altra penalizzazione di 30 secondi.
Tre 'cartellini giallì in 22 giri, un record in basso.
Capitolo Yamaha: la gara di Valentino Rossi è un tentativo di recupero dopo la partenza nel medio gruppo e le varie difficoltà di una fine settimana non facile. Con lui prova a risalire il compagno di box Maverick Vi¤ales. Per Vi¤ales è la quinta piazza mentre per Rossi la diciannovesima dopo la caduta causata dalla manovra di Marquez. Caduta anche per Dani Pedrosa. Il numero 26 Honda è vittima di un incidente spettacolare nel duello con Zarco. Nulla di grave per lo spagnolo. Andrea Dovizioso interpreta una prova di costanza oltre la quinta posizione. Prova ad arginare Marquez, una tempesta in rimonta, ma ha la peggio e non è mai nel vivo della lotta per il podio. Sarà sesto mentre Jorge Lorenzo lontanissimo dai primi, quindicesimo. Andrea Iannone (Team Suzuki Ecstar) è ottavo
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Aprile 2018, 13:35
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