Dirigente contro i dipendenti: «Sempre reperibili al telefono e niente weekend liberi, perché dovrei considerare i bisogni delle famiglie?»

Le dure parole provengono dalla Ceo del gigante tech cinese Baidu, Qu Jing, che si è espressa in questi termini in alcuni video pubblicati sui social

Dirigente contro i dipendenti: «Sempre reperibili al telefono e niente weekend liberi, perché dovrei considerare i bisogni delle famiglie?»

di Redazione Web

Avere un lavoro non comporta la necessità di rinunciare a qualsiasi altro aspetto della propria vita, che si tratti della propria famiglia o di hobby e interessi. Mentre si fa strada una nuova idea di cosa voglia dire garantire il benessere dei dipendenti e un buon equilibrio tra vita privata e professionale, le parole di Qu Jing, Ceo dell'azienda tech cinese Baidu, creano disagio e scompiglio.

In una serie di video pubblicati su Douyin, la versione disponibile in Cina di TikTok, Qu Jing ha parlato della devozione nei confronti della sua carriera, delle sue rinunce e del suo stile di management decisamente severo tra la necessità degli impiegati di dare la piena disponibilità, a tutte le ore del giorno, e il disinteresse nei confronti delle loro famiglie. 

Il suo fervente sostegno nei confronti di una cultura del lavoro tossica, come riporta Cnn, non solo ha causato forte indignazione in Cina e nel mondo, ma le è valso anche il licenziamento. Nonostante le scuse

Le parole della Ceo e le scuse

In uno dei video pubblicati sul social cinese, la dirigente si è scagliata contro un dipendente che si era rifiutato di partire per un viaggio d'affari di 50 giorni durante la pandemia di Covid, quando in Cina erano presenti restrizioni molto severe in materia di viaggi: «Perché dovrei tenere in considerazione la famiglia del mio dipendente? Non sono sua suocera.

Ho 10, forse 10 anni più di te e non mi sono mai sentita amareggiata o stanca in queste situazioni, anche se ho due figli. Chi sei per dirmi che tuo marito non può sopportarlo?».

In un'altra clip, Qu Jing fa presenti i sacrifici fatti in quanto madre lavoratrice, parlando di come ha dimenticato il compleanno di suo figlio maggiore a causa degli impegni, o quale classe stesse frequentando il più giovane. Eppure, dichiara di non avere rimpianti perché ha «scelto di essere una donna in carriera». In un terzo video, poi, afferma che se lavori nell'ambito delle «pubbliche relazioni, non puoi aspettarti di avere i weekend liberi. Devi avere il telefono acceso 24 ore su 24, sempre pronto a rispondere».

Come se tutto ciò non fosse abbastanza, in un'altra clip minaccia di punire i dipendenti che si lamentano del suo operato dicendo loro che farà in modo da non permettergli di trovare mai più lavoro in quel campo. In seguito a queste dichiarazione e allo scandalo suscitato, Qu Jing è stata licenziata da Baidu. In seguito, la dirigente si è scusata «per aver causato un tale polverone» e ha chiarito che il suo punto di vista è personale e non parlava a nome dell'azienda: «Ho letto attentamente tutte le opinioni e i commenti sulle varie piattaforme, e diverse critiche sono molto pertinenti. Vi rifletterò a fondo e le accetto umilmente».

Gli utenti cinesi hanno criticato fortemente l'atteggiamento aggressivo e la mancanza di sensibilità della donna e hanno accusato sia lei che Baidu di farsi promotori di un ambiente di lavoro tossico. In generale, molti giovani lavoratori, in Cina, protestano con sempre più vigore contro la cultura del superlavoro e la competitività che dominano diversi ambiti, in particolare quello tech. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Maggio 2024, 15:03
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