Il Presidente Giovannoni tutela lui e il suo club in una lettera:" La giustizia farà il suo corso"

Il Presidente Giovannoni tutela lui e il suo club in una lettera:" La giustizia farà il suo corso"

Queste le parole del Presidente Giovannoni su quanto accaduto a San Basilio.

Quello di domenica è un episodio non commentabile. Domenica qualcuno, non un tifoso, ha inferto un colpo mortale al calcio e a quanto esso significa per tradizione, valore e sensibilità.

Domenica qualcuno, non un tifoso, ha pensato di poter violare, oltre alla legalità, le norme di lealtà, disciplina e sportività che presiedono al gioco del calcio, tradendo tutti i valori che per noi questo sport rappresenta e con ciò tradendo ad uno ad uno ogni bambino, ragazzo o adulto che in questo sport crede e che per questo sacrifica parte della propria vita e della propria famiglia.

Domenica qualcuno, non un tifoso, ha pensato di poter assumere il rischio di porre fine alla vita di un ragazzo di 24 anni “colpevole” di aver interpretato gli accadimenti di una partita in un modo invece che in un altro.Così facendo, è quel qualcuno, che non è un tifoso, ad essersi posto fuori da quel campo, da quello sport e finanche dal vivere civile.E' proprio per questo che non ci arrenderemo al gesto di questi facinorosi "non tifosi". 

Verremo probabilmente puniti per una colpa non nostra, ma non intendiamo segnare il passo. Infatti, proseguiremo convinti nel tutelare la passione di quell'arbitro e di tutti gli altri che diranno che ci “mettono la faccia” e rischiano in proprio per quello che è e dovrebbe restare “lo sport nazionale”.

Proseguiremo per tutti quei bambini che nel pallone vedono oltre al gioco, la possibilità di un riscatto sociale, specialmente in alcuni contesti. Proseguiremo per le mamme ed i papà che ci hanno affidato i loro ragazzi affinché insegnassimo loro valori sani, anche in un mondo che pubblicizza altro. Proseguiremo per dimostrare che il calcio è altro, che quegli individui con il calcio non c'entrano niente, poiché hanno colpito per scelta un indifeso e in questo gesto c'è già tutta la condanna ed il disprezzo per quanto hanno fatto o tentato di fare.

La giustizia, non quella sportiva, come giusto che sia, farà il suo corso allontanando definitivamente dal calcio chi con il calcio non ha nulla a che vedere. Proseguiremo... insieme, per vincere contro questa violenza e le logiche contorte che la violenza vuole imporre. Mi preme altresì prendere posizione nei confronti di chi, in maniera ignorante e superficiale, sta cercando di strumentalizzare l'accaduto, infangando la mia figura e quella della società Virtus Olympia SB; ed è per questo motivo che mi sono visto costretto ad affidare la mia tutela e quella della società ad uno studio legale. 
Io, Daniele Giovannoni, sono stato il primo a contattare l'ambulanza e le forze dell'ordine una volta accaduto l'episodio di violenza.

Inoltre, a differenza di quanto detto e scritto nelle scorse ore, lunedì 12 novembre mi sono recato di persona presso l'ospedale Policlinico Umberto I a far visita al ragazzo per capire le sue condizioni mediche. I dottori non mi hanno permesso di vedere l'arbitro ma ho comunque potuto avere notizie di Riccardo Bernardini direttamente dalla sua fidanzata.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Novembre 2018, 18:24
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