Da settembre a Roma moviola in campo per i tornei amatori d'Elite
di Marco Lobasso
Il Var sarà utilizzato solo su richiesta delle squadre, usufruendo al massimo di due chiamate a partita e mai per scelta arbitrale. Una regola che assomiglia molto di più a quelle del tennis professionistico (“occhio di falco” chiamato solo su richiesta dei giocatori) che alle attuali del nostro campionato. Il Var servirà solo per tre casi specifici: gol/non gol, calci di rigore, espulsioni. Opzione alternativa sarà la richiesta dell’impiego degli arbitri addizionali d’area.
Del resto, la crescita del mondo degli amatori è inarrestabile, motivo per cui, stagione dopo stagione, sono sempre di più gli ex campioni che scelgono di partecipare ai tornei d’Elite, da Cassetti a De Sanctis, a Di Biagio, Zago, Corradi e De Chiara. E se, dopo il primo campionato con il Var, le polemiche in serie A non sono mancate, anzi, sono state troppe e spesso stucchevoli, i dilettanti d’elite di Roma si propongono di eliminare quelle poche, inevitabili, che anche tra gli amatori nascono. Solo per il coraggio di questa novità, gli amatori romani hanno già vinto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Giugno 2018, 15:44
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