Dzeko last minute e la Roma torna dalle vacanze

Dzeko last minute e la Roma torna dalle vacanze

di Romolo Buffoni
Dimmi cos'è che ti fa interrompere le vacanze di domenica 19 agosto alle 18 (ma in realtà è da dopo pranzo che ho perso la cognizione dello spazio-tempo...) costringendoti fisicamente a trovare una wi-fi decente, per non perdere la Prima? Stavolta almeno il "sacrificio" non è stato vano. Merito di Dzeko che ha trasformato la scintilla di Kluivert in un incendio da tre punti. Ma la Roma ha stentato parecchio contro un Torino da Europa League. Di Francesco è stato saggio, scegliendo 9 undicesimi collaudati più Olsen e Pastore al posto di Alisson e Nainggolan (quindici giorni fa scrissi che mi sembrava la scelta migliore).

Squadra collaudata, ma senza lampi, prevedibile e chiaramente non pronta anche per la decisione, sbagliata a mio parere, di non giocare almeno un'altra amichevole prima di questo vernissage. Disastroso infatti l'inizio della ripresa, affrontata con testa da tournée... Bene il Var, che ha cancellato il gol di Falque viziato da un fuorigioco non segnalato dal guardalinee posizionato malissimo. Bene Olsen, bravo a riprendersi dopo una papera senza conseguenze grazie a un pizzico di fortuna (pagato è bene dirlo con 2 pali anticipati più il terzo, clamoroso, a conguaglio di Dzeko).

Tutto sommato bene anche Pastore, che deve diventare fondamentale per questa squadra e che oggi, pur stentando, ci ha messo tanta grinta e secchiate di sudore nel rincorrere gli avversari fin dentro l'area di rigore giallorossa. Certo però è che gli ingressi di Cristante e Kluivert hanno suonato la sveglia, dando dinamismo e profondità a una Roma appiattita sul giro palla su Kolarov e Florenzi. Di Francesco avrà anche notato che l'ingresso di Schick ha dato ossigeno a Dzeko con conseguenze da tre punti.

Il Cigno di Sarajevo avrà regalato un sorriso ad un amico e collega che lo difese con le unghie e con i denti nel primo sfortunato anno in giallorosso e che oggi merita l'abbraccio di chi lo conosce e gli vuole bene.
Recitava un vecchio slogan "per vincere ci vuole una buona partenza", condizione necessaria ma non sufficiente in un campionato salito sensibilmente di quota. Contro l'Atalanta già rodatissima per preliminari e play off di Europa League servirà una Roma migliore.

Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Agosto 2018, 22:24

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