Maxi squalifica per Destro: 4 giornate di stop.
L'ira della Roma: "Sono duri soltanto con noi"

Maxi squalifica per Destro: 4 giornate di stop. L'ira della Roma: "Sono duri soltanto con noi"
ROMA - Dura punizione da parte del Giudice Sportivo, che ha deciso di squalificare l'attaccante della Roma, Mattia Destro, per 4 giornate. La stangata arriva con la prova tv, che ha 'pizzicato' il bomber giallorosso dare un pugno ad Astori, nella partita contro il Cagliari.







LA ROMA: GIUDICE SPORTIVO DURO SOLO CON NOI «C'è la sensazione di essere troppo spesso dietro la lavagna e di esserci da soli». Il dg della Roma, Mauro Baldissoni, parla così della stangata del giudice a Destro per un colpo in faccia ad Astori mentre su Roma Channel scorrono le immagini di giocatori di altre squadre, tra cui Tevez e Chiellini, con episodi analoghi e non sanzionati. «Già per De Rossi avevamo detto che se l'episodio succede di fronte all'arbitro è territorio di moviola in campo e non prova tv. Qui è ancora più grave, perchè l'evento era stato anche sanzionato». Baldissoni ha annunciato che la Roma ha presentato un preavviso di ricorso d'urgenza contro le tre giornate inflitte a Destro.



«La procura federale si attiva anche a seguito del clamore mediatico di un episodio e questo è già discutibile - sottolinea il dg - Siamo sconcertati e preoccupati dalla deriva della giustizia sportiva in questo campionato, Destro viene punito dalla moviola e non dalla prova tv. Avevamo già avuto modo di commentare un episodio simile in occasione della squalifica a Daniele De Rossi in Roma-Inter, ci sembrava che anche in quel caso si stesse forzando l'interpretazione sull'applicabilità della prova televisiva, avevamo detto che se un evento succede di fronte all'arbitro può presumere che sia stato valutato dall'arbitro. Si può parlare al massimo di un arbitro che ha visto male, ma entriamo nel campo della moviola. Stavolta è anche più grave, perchè l'episodio è stato addirittura sanzionato, l'arbitro lo ha valutato, per qualcuno poi è stato valutato in maniera parziale e sbagliata, ma siamo fuori dai presupposti della prova tv e della ratio. Non si può tornare sulla decisione presa dal direttore di gara, perchè si ritiene che l'arbitro abbia visto male: così si introduce di fatto la moviola e non mi sembra che in questo momento sia ammessa la moviola in campo».



Baldissoni ha anche sottolineato il peso mediatico dietro a certe decisioni. «Questo è ancora più preoccupante, perchè sappiamo ed è già capitato in altre situazioni che la Procura si attiva anche a seguito del clamore mediatico ed è già di per sè piuttosto discutibile - spiega - Il clamore mediatico è fuori dal nostro controllo ed è importantissimo nel mondo del calcio che non ci siano sospetti anche di conflitti di interesse in considerazione della proprietà di alcuni organi televisivi rispetto ad altre squadre di calcio. È assolutamente fondamentale per la regolarità del campionato. Soprattutto non sappiamo quali siano le regole, ci sono altri episodi anche nella stessa giornata, ma se ne possono trovare a centinaia dall'inizio del campionato ad oggi, che avrebbero potuto meritare una diversa considerazione rispetto a quella assunta o non assunta dall'arbitro in campo. Ma ciò non è avvenuto: e allora chi stabilisce quale episodio merita un replay in più o un dibattito televisivo? Questo è estremamente pericoloso, per tutti, per il sistema, non soltanto per la Roma. E riteniamo che non sia possibile accettarlo».



Walter Sabatini aveva parlato di pene dure contro la Roma: «Comincia a diventare fastidiosa la sensazione di essere troppo spesso dietro lavagna e ancor di più di esserci troppo spesso da soli, quando appunto veniamo puniti per situazioni che potrebbero riguardare mille altri episodi con protagoniste altre squadre.
Ma non vogliamo perdere tempo dietro questo pensiero negativo, è un pensiero perdente, e la Roma non lo merita. Noi vogliamo continuare a fare le nostre cose, anzi riteniamo di fare le cose molto bene dentro e fuori dal campo e pensiamo che sia fin troppa l'energia che sprechiamo per intrattenerci con gli organi di giustizia sportiva». Sul ricorso: «Andremo fino in fondo».




CONDOTTA VIOLENTA Condotta violenta: è questa la motivazione con la quale il giudice sportivo ha pesantemente sanzionato la manata di Mattia Destro ai danni del cagliaritano Davide Astori. Tre giornate di stop (più un'altra per somma di ammonizioni) per il giocatore della Roma che ambisce alla convocazione in Nazionale per i Mondiali in Brasile.



Dopo aver esaminato le immagini televisive, ecco il responso dell'organismo sportivo: «Questo Giudice ritiene che il gesto compiuto dal calciatore romanista integri inequivocabilmente gli estremi della condotta violenta sanzionabile ex art.19, n.4 lettera b) del Codice di Giustizia Sportiva, connotata, per consolidato orientamento interpretativo, dall'intenzionalità e dalla potenzialità lesiva. Infatti, la volontarietà del gesto, l'energia impressa al movimento del braccio, la delicatezza della zona colpita ed i concreti effetti del colpo inferto, evidenziati dal brusco spostamento del capo dell'Astori in conseguenza della manata subita, suffragano l'assunto, nell'esclusione di ogni ragionevole dubbio».




I COMMENTI SU LEGGO FACEBOOK












Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Aprile 2014, 17:09

© RIPRODUZIONE RISERVATA