Strootman: «Napoli e Juve non devono vendere come noi»

Strootman: «Napoli e Juve non devono vendere come noi»

di Gianluca Lengua
Kevin Strootman ci mette il carico da 90 in un periodo non certamente facile per la Roma sia a livello economico (le continue cessioni hanno fatto infuriare i tifosi) che sportivo (il club di Pallotta non compete per campionato e Coppa Italia). L’olandese fa eco alle recenti dichiarazioni di Di Francesco e Totti sulle strategie di mercato portate avanti dalla dirigenza giallorossa: «Per la Roma è difficile costruire una squadra solida e vincente perché non è una società che compra solo i giocatori. Ogni tanto deve venderli come è successo negli ultimi anni. Questo è diverso rispetto a Napoli e Juventus che non devono vendere per forza. Noi invece l'abbiamo fatto e abbiamo perso Salah, Ruediger e Paredes, prima Pjanic e Benatia. Ho tanta fiducia nel progetto che stanno costruendo Monchi e Pallotta, ma è cosa diversa rispetto ad altre squadre in Italia. Sicuramente loro danno tutto per avere una squadra forte in campo, come quella che abbiamo quest'anno, e pure per i prossimi sono sicuro che sarà così», ha detto l’olandese a Sky Sport.

IL QUARTO POSTO 
Non è una stagione da incorniciare quella di Kevin Strootman, lui stesso ha criticato la sua resa in campo. Nelle ultime due partite, però, qualcosa è cambiato, sarà per le avversarie affrontate (Verona e Benevento) o per il cambio modulo che Di Francesco si è convinto ad apportare alla squadra: «È cambiato un po’ ma non tanto. Dipende dall’avversario, ora c’è più sicurezza in fase difensiva. Avevamo bisogno di un cambio perché le cose non andavano bene ed è per questo che l’allenatore ha cambiato e con questo modulo abbiamo vinto due volte». Sin da inizio stagione l’obiettivo della Roma era quello di arrivare tra le prime quattro in classifica per accedere alla prossima Champions League: «Siamo un buon gruppo, anche l’Inter è in difficoltà mentre la Lazio sta facendo bene. Napoli e Juve sono più forti di noi in campionato, ma cerchiamo di lottare per il terzo posto, altrimenti prenderemo il quarto perché una squadra come la Roma deve giocare la Champions». 

IL FUTURO
Kevin è stato fermo due anni per l’infortunio, durante questo periodo il club lo ha atteso e sottoposto alle migliori cure: «Nei prossimi 5 anni che sarò qui voglio vincere qualcosa perché tutti dicono che è speciale. Ma per fare questo dobbiamo migliorare. La clausola rescissoria? Nel calcio non si sa mai, magari la Roma potrebbe in futuro preferire i soldi piuttosto che tenermi. Ma io sono molto contento di giocare qui, la Roma mi ha aspettato e sostenuto sempre dopo gli infortuni. In questo momento non voglio nemmeno pensare di andare in un'altra squadra». Chiusura su Totti dirigente: «È ancora difficile credere che non viene più in campo con noi. Anche adesso sta quasi sempre con noi a Trigoria. A colazione, a pranzo, viene negli spogliatoi. Adesso vedo Checco in abito, mentre negli anni precedenti odiava starci. Lui è una grande personalità, lui è la Roma e questo sarà sempre così. È molto importante per noi, ci dà fiducia. Deve rimanere per tutta la vita a Roma».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Febbraio 2018, 17:57

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