Roma, niente montagna: sarà un'estate "spallettiana"

Roma, niente montagna: sarà un'estate "spallettiana"

di ​Francesco Balzani
ROMA - Vacanze al mare e ritiro in montagna? Stavolta no. Il solito programma estivo della Roma è cambiato. La squadra di Di Francesco, infatti, si ritroverà il 5 luglio a Trigoria e lì resterà ad allenarsi fino alla partenza per gli Usa del 21 per una tournée che durerà più a lungo del solito: 18 giorni spalmati tra San Diego (il 25 luglio contro il Tottenham), Dallas (il 1° agosto la rivincita col Barcellona) e New York (l’otto col Real). Una scelta condivisa da tecnico e dirigenza per non stressare troppo la squadra come accaduto l’anno scorso quando tra Pinzolo, Stati Uniti e Spagna De Rossi e compagni rischiarono di passare più tempo in aereoporto che sul campo.



La Roma quindi tornerà nella capitale a meno di dieci giorni dall’inizio del campionato. Ma il ritiro romano - che probabilmente sarà condito da almeno un’amichevole “europea” - non è una novità da queste parti. Nel 2007 e nel 2008, infatti, fu Spalletti a volerlo effettuare tra le mura amiche. Una decisione che sorprese tutti, ma che al termine della prima stagione portò risultati incredibili: 82 punti in un campionato in bilico fino all’ultima giornata e con evidenti errori arbitrali a favore dell’Inter, i quarti di Champions persi col Manchester United dopo il trionfo agli ottavi col Real e la conquista di coppa Italia e Supercoppa. Ultimi trofei messi in bacheca dalla Roma.

«Di giorno il caldo c’è pure montagna, e di notte useremo l’aria condizionata. Non cambia nulla», garantì Spalletti. Di quella Roma faceva parte Mexes: «In montagna c’è più aria fresca, si respira meglio. A Trigoria, però, siamo stati benissimo. Eravamo vicino a casa, con tutto a disposizione e con una struttura all’altezza. In realtà per me non è cambiato nulla, abbiamo lavorato allo stesso modo e i risultati sono arrivati». Non arrivarono l’anno successivo (nella stagione 2008-2009) quando il club finì 6° in campionato. Era, però, pure il capolinea del primo Spalletti. Questa, invece, è la seconda Roma di Di Francesco. Quella che dopo aver stupito in Europa ora vuole rimettere qualche trofeo in bacheca.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Maggio 2018, 08:00

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