Pallotta: "Odiavo il calcio, ora ne vado pazzo. E voglio 30 milioni di tifosi"
di Francesco Balzani
Molti tifosi sui social e sulle radio hanno espresso il loro disappunto tra chi ha ricordato a Pallotta i tanti episodi di violenza al nord (dalle bombe carta di Torino all’omicidio di De Falchi a Milano) e chi gli ha consigliato di pensare più ai problemi tecnici della squadra ed economici del club. Il presidente ha parlato poi del futuro stadio della Roma: «Non puoi essere un brand mondiale senza possedere un proprio stadio. Tutti a Roma vogliono questo stadio, eccetto forse i tifosi della Lazio, ma loro ci andranno a giocare una volta all’anno... Fino a 5 anni fa pensavo che il calcio fosse uno sport orribile, non lo riuscivo a capire. Ora per il calcio sono fuori di testa. Ci sono tre miliardi di tifosi di calcio nel mondo e io vorrei che l’1% avesse la Roma come secondo team preferito, per tutte le cose che facciamo. Questo vorrebbe dire avere 30 milioni di fans e sono i numeri a cui dobbiamo ambire».
Qualche ora dopo Pallotta ha incontrato il dg Baldissoni e l’ad Gandini, poi è stato il turno di Monchi per il tanto atteso summit di mercato. Il ds ha spiegato al presidente la necessità di almeno un rinforzo che però arriverà solo in caso di cessioni. I due si sono confrontati anche sulla crisi del club, ma c’è ancora la volontà di puntare su Di Francesco. In serata tutta la dirigenza ha assistito alla partita di Nba tra Philadelphia 76ers e i Boston Celtics.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Gennaio 2018, 23:55
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