Liverpool-Roma, dito medio di Pruzzo e Conti: «Una goliardata». Il gesto divide la tifoseria

Liverpool-Roma, dito medio di Pruzzo e Conti: «Una goliardata». Il gesto divide la tifoseria

di Enrico Chillè
Un gesto sicuramente poco elegante, che ha diviso la stessa tifoseria della Roma: infuria la polemica sul dito medio sfoggiato da Roberto Pruzzo, in compagnia di Bruno Conti, davanti allo stemma del Liverpool, alla vigilia dell'andata della semifinale di Champions League. Alcuni tifosi, che non dimenticano il 1984, hanno apprezzato lo scatto, ma la maggior parte della tifoseria è furiosa e chiede provvedimenti alla società.

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Bruno Conti e Roberto Pruzzo non hanno di certo dimenticato quella brutta notte del 30 maggio 1984, quando la Roma all'Olimpico perse ai calci di rigore la finale di Coppa Campioni (allora la Champions si chiamava così) proprio contro il Liverpool. Così, con un sorriso beffardo, i due ex campioni romanisti del secondo scudetto ieri hanno rivolto (con poca eleganza) il dito medio allo stemma del Liverpool, proprio nel cuore di Anfield Road. La foto, postata sui social dalla figlia di Pruzzo (e poi rimossa), è diventata subito virale sul web.​ L'ex bomber della Roma, a Liverpool come inviato per Mediaset, a Radio Radio, ha poi minimizzato: «Chiedo scusa se qualcuno si è offeso, era una goliardata fatta per esorcizzare e spero che questa volta le cose vadano diversamente».

Lo scatto non è piaciuto alla stragrande maggioranza dei tifosi della Roma, che hanno chiesto provvedimenti alla società, anche perché di fatto è stato vanificato un altro gesto, di grande eleganza e sportività, come mandare l'intera delegazione, Bruno Conti compreso, a rendere omaggio alla memoria delle vittime di Hillsborough, la strage, avvenuta nel 1989, in cui morirono 96 tifosi dei 'Reds'. Daniele De Rossi, capitano giallorosso, ha deposto un mazzo di fiori davanti alla targa commemorativa ed è rimasto in silenzio insieme ai suoi compagni di squadra. Un gesto di grande classe, vanificato poi da un comportamento non gradito da quasi tutti i tifosi della Roma, che in molti hanno chiesto provvedimenti alla società sia nei riguardi di un diretto tesserato come Conti, da anni responsabile del settore giovanile, e di Pruzzo, beneficiario di un accredito.

 

 

Resosi conto dell'errore, Conti ha subito deciso di scusarsi: «Un momento di goliardia privato - afferma - è stato reso pubblico senza che ne fossi a conoscenza, trasformandolo in un gesto inopportuno di cui sento il bisogno di scusarmi». «Sono nel mondo del calcio da una vita - prosegue il campione del mondo di Spagna '82 - negli ultimi venticinque anni ho provato a trasmettere i miei valori a tutti i ragazzi con i quali mi sono trovato a lavorare, a partire dal rispetto dell'avversario. Non offenderei mai alcun club, figuriamoci una società così gloriosa come il Liverpool. Il mio rispetto per un avversario che negli anni ho sempre affrontato con lealtà è fuori discussione».


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Dall'84 aspetto ancora vendetta"

 

 




 

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Aprile 2018, 19:34

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