De Rossi solo nei big-match
di Francesco Balzani
Nell’ultimo consulto a Villa Stuart il professor Mariani era stato chiaro: «Daniele, l’infiammazione è troppo forte. Ora ti devi fermare». De Rossi, mal volentieri, ha obbedito ed è rimasto in tribuna nelle ultime tre partite. Lo dovrebbe fare anche sabato ad Udine quando a sostituirlo ci sarà ancora Cristante al fianco di Nzonzi. Di intervento chirurgico d’altronde il numero 16 non ne vuole sapere. Comprensibile visto che un’operazione al ginocchio (vedi Bonaventura) lo costringerebbe a restare ai box per 2-3 mesi. Troppi per un quasi 36enne che è in scadenza di contratto ed è pronto a rinnovare per il probabile ultimo anno di carriera. A Trigoria è già tutto pronto: cifre quasi dimezzate (da 3 a 1,8 milioni circa) e un possibile futuro da allenatore delle giovanili proprio come papà Alberto. Le terapie svolte nelle ultime settimane poi hanno migliorato le condizioni della cisti che provoca la fastidiosa infiammazione. Un problema che tornerà. Per questo, oltre al rinnovo, Monchi è alla caccia di un regista. «Daniele è l’unico che ho», ha detto pochi giorni fa Di Francesco. Un invito nemmeno tanto velato.
Il ds spagnolo sembra aver abbandonato la pista Herrera e non considera prioritario Rafinha che gioca in posizione più avanzata («Ma a noi piacerebbe tornare in Italia», ha confidato ieri il suo agente italiano). Piace, e non poco, Van de Beek dell’Ajax che però non dovrebbe muoversi fino a giugno al contrario di Samassekou del Salisburgo che non costa una fortuna (15 milioni circa) e non pretenderebbe il posto da titolare. Alternative sono Chakvetadze del Gent (pure lui però troppo offensivo) e Bruno Guimaraes dell’Atletico Parenense.
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Novembre 2018, 07:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA