Lazio, Immobile è l'unica certezza ma Correa scalpita per diventarlo

Lazio, Immobile è l'unica certezza ma Correa scalpita per diventarlo

di Alberto Abbate
Vede Napoli e poi segna e poi muore dentro ancora. Immobile segna, ma è sempre il solito gol della bandiera. La squadra della sua città non gli porta fortuna. Era successo pure all'andata con un'inutile prodezza. Stavolta prova a dare una scossa e col secondo tiro trova di piattone la porta. Ci riesce solo nella ripresa, dopo aver corso in lungo e in largo senza mai entrare in area. Luis Alberto e Milinkovic non lo avevano servito a dovere per un tempo, Immobile deve ringraziare l'assist di Correa nella ripresa. Piattone come un colpo da biliardo e rete, a Ciro in campionato mancava dall'8 dicembre. Su azione addirittura dal 3 contro il Chievo. Ma non è comunque un buon inizio d'anno. La nota positiva è che Immobile è tornato, anche col Novara in Coppa Italia aveva segnato.

SCOSSA
E' sempre Immobile il personaggio, è sempre Immobile a suonare la carica con coraggio. Ma lui da solo non può bastare per la Champions. Milinkovic si è eclissato dopo un tempo, che fine ha rifatto Luis Alberto? Ciro deve ringraziare di nuovo Correa subentrato dalla panchina, l'argentino a questo punto merita un'altra vetrina. E ritorna il tormentone. Correa deve giocare. A Napoli è stato l'unico a dare una scossa e un segnale. Merito di Joaquin se la Lazio ha provato per lo meno a rientrare in partita. Merito suo se i suoi compagni hanno ritrovato un minimo di grinta. Accelerate, strappi e un assist, Correa deve stare in campo. Inzaghi stavolta ha avuto paura, per perdere così poteva provare almeno il modulo fantasia.
Ultimo aggiornamento: Domenica 20 Gennaio 2019, 22:47

© RIPRODUZIONE RISERVATA