L'ad Fassone all'Uefa: «Milan pronto per il ricorso al Tas». Verdetto entro venerdì

L'ad Fassone all'Uefa: «Milan pronto per il ricorso al Tas». Verdetto entro venerdì

di Luca Uccello
MILANO - Il Milan chiede giustizia. L’ha chiesta Marco Fassone a Nyon, davanti all’Adjucatory Chamber in un confronto serio, acceso dove il club rossonero ha illustrato la propria memoria difensiva. «Un bel contraddittorio» anche con i membri della Camera investigativa che ha negato al Milan il Settlement Agreement rinviando il caso a quella giudicante. Venticinque pagine di dossier scritto per provare a evitare la peggiore, e più probabile, delle sanzioni: l’esclusione dalle coppe europee dopo aver violato negli anni precedenti le regole imposte dal fair play finanziario.
Due ore e dieci minuti di faccia a faccia per ribadire che il Milan merita rispetto. «Ho il sentimento - racconta l’amministratore delegato rossonero al termine dell’udienza - che quanto meno siamo stati ascoltati, adesso attendiamo la decisione». Ora la speranza di Casa Milan è che «vengano valutati fatti certi e non congetture». Davanti all’Adjucatory Chamber «Abbiamo scelto di andare per fatti certi, non per supposizioni e congetture. E speriamo allo stesso modo che vengano valutati fatti certi e non congetture». Ma cosa chiede il Milan alla Uefa? Semplice. «Chiediamo soprattutto che il club sia valutato in coerenza con le decisioni che sono state prese negli anni del Financial Fair Play, ormai ce ne sono decine. Abbiamo un po’ la sensazione che il fatto di rimandare il nostro caso alla Camera giudicante sia differente rispetto a come sono stati trattati altri casi». 
Le sensazioni? Non sono positive, anzi filtra un certo pessimismo anche per un verdetto atteso tra domani e venerdì. Se il Milan dovesse essere escluso dall’Europa League il club di via Aldo Rossi è pronto a rivolgersi al Tas di Losanna (magari con il socio di minoranza): «Se dovessimo valutarla eccessivamente penalizzante la strada dell’appello è possibile: siamo pronti a tutto». Una sentenza che non cambia le strategie di mercato: «Mirabelli sta lavorando dietro le quinte, non è andato al mare a prendere il sole. Le sentenze possono modificare il budget, abbiamo un piano A e un piano B e ci muoveremo di conseguenza».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Giugno 2018, 06:00

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