Mauricio, Morrison e Perea senza squadra

Mauricio, Morrison e Perea senza squadra

di Enrico Sarzanini
Che fine hanno fatto gli esuberi biancocelesti? In estate sono stati quasi tutti piazzati da Tare: a fine contratto Marchetti (Genoa) e Djordjevic (Chievo), Tounkara è andato allo Schaffhausen, Germoni alla Virtus Entella, Prce all’Omonia Nicosia, Adamonis alla Casertana, Di Gennaro alla Salernitana, Vargic all’Anorthosis, Palombi al Lecce e Crecco al Pescara. A Formello però ne resistono ancora tre di desaparecidos, con un altro anno di contratto. In cima alla lista c’è sicuramente Ravel Morrison, probabilmente uno dei più grandi rimpianti del diesse albanese, che dopo le delusioni inglesi sperava di farlo esplodere in Serie A. Osservando quel talentuoso ragazzo dal carattere irrequieto Sir Alex Ferguson durante un allenamento del Mancheter United rimase talemente impressionato che, rivolgendosi a Rooney e a Ferdinand disse: «E’ la migliore promessa che abbiate mai visto». Eppure è rimasta tale. Classe 93, Morrison arriva alla Lazio nel luglio 2015 con Pioli in panchina («Ancora non ha imparato una parola di italiano» sbottò stizzito il tecnico) ma colleziona solo 8 presenze tra campionato e coppe.
Non è andata meglio a Bryan Perea arrivato nell’estate del 2014: 24 presenze con 1 gol e 824’ giocati, dopo vari prestiti è lentamente sparito dai radar. In estate Lotito lo ha fatto provare a Colantuono che senza pensarci troppo lo ha rispedito al mittente. Ultimo ma non per importanza Mauricio: rientrato dal prestito dal Legia Varsavia sperava in una possibilità da parte di Inzaghi che non è arrivata. È finito fuori rosa,

Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Settembre 2018, 08:00

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