Lazio, sette sfide decisive in un mese

Lazio, sette sfide decisive in un mese

di Enrico Sarzanini
Un mese per capire di che pasta è fatta la Lazio. Alla ripresa dopo lo stop per le Nazionali Inzaghi potrà finalmente capire a quali traguardi potrà ambire. Sette gare in poco più di 30 giorni, con in mezzo un’altra sosta, i biancocelesti sono attesi da un mini tour de force tra campionato ed Europa League: prima sfida domenica al Tardini contro il Parma, che con Tanzi al comando a cavallo degli anni 2000 ha conteso per stagioni alla Lazio dell’allora presidente Cragnotti lo scettro di regina del mercato, il giovedì successivo la trasferta a Marsiglia contro i due ex Garcia e Strootman che facendosi rimontare dall’Apollon Limassol nell’ultima giornata di Europa League hanno consentito alla Lazio, travolta a Francoforte dall’Eintracht, di conservare il secondo posto nel girone. Lunedì 29 il big match contro l’Inter, con in mente la bruciante sconfitta rimediata all’ultima giornata dello scorso campionato e costata l’ingresso in Champions ai biancocelesti. Per Inzaghi c’è soprattutto da infrangere il tabù delle “grandi” con cui ha un ruolino a dir poco horror: 17 sconfitte in 25 incontri, appena 4 vittorie ed altrettanti pareggi. Domenica 4 novembre altra sfida interna questa volta contro la Spal, giovedì 8 ancora all’Olimpico l’altra sfida di Europa League contro il Marsiglia che con molte probabilità potrebbe chiudere il discorso qualificazione in un senso o nell’altro. Il mini ciclo si chiuderà con la sfida di Sassuolo dell’11 novembre, subito dopo la sosta la Lazio ospiterà il Milan altro scontro diretto per la Champions con negli occhi la cocente sconfitta ai rigori dello scorso ano in Coppa Italia, che costò ad Inzaghi la seconda finale di Coppa Italia consecutiva contro la Juve.
Il tecnico oggi a Formello ribadirà alla squadra il concetto espresso prima della sosta: gerarchie azzerate giocherà solo chi dimostrerà di meritare una maglia da titolare. Troppi cambi per accontentare tutti, ci sarà meno turn over alla ricerca della Lazio tipo. Soprattutto in difesa dove, ad eccezione di Acerbi, si sono alternati troppi giocatori. Anche un intoccabile come Luis Alberto, dopo le ultime deludenti prestazioni, si dovrà meritare di giocare dall’inizio. Con Immobile pronto a riscattare le delusioni azzurre Caicedo sembra dare maggiori garanzie al tecnico che però deciderà solo alla vigilia l’undici da schierare al Tardini.

Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Ottobre 2018, 08:00

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