Kalinic, Mondiale finito: cacciato dal ritiro della Croazia: «Si è rifiutato di giocare»

Kalinic, Mondiale finito: cacciato dal ritiro della Croazia: «Si è rifiutato di giocare»

di Domenico Zurlo
La stagione di Nikola Kalinic ora è decisamente da dimenticare. Dopo un'annata in rossonero non esaltante, l'attaccante croato del Milan ha già terminato - dopo appena una partita - la sua esperienza al Mondiale di Russia 2018 con la maglia della sua Nazionale: il ct Zlatko Dalic in conferenza stampa ha infatti annunciato il suo allontanamento per tutto il resto del torneo.

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«Nikola si è riscaldato contro la Nigeria: sarebbe dovuto entrare nel secondo tempo, ma ha detto che non era pronto. È accaduto lo stesso anche contro i Brasile e ieri non era preparato per l'allenamento. L'ho accettato tranquillamente», ha detto Dalic, che non sostituirà Kalinic ma continuerà la manifestazione con soli 22 giocatori. «Non era pronto per tre volte: ho bisogno di giocatori pronti e sani, così ho deciso di rispedirlo a casa». 
Kalinic si sarebbe rifiutato di entrare in campo nel match d'esordio per via di un presunto problema alla schiena: motivazione non ritenuta evidentemente credibile dal suo allenatore, che nel suo atteggiamento ha forse visto scarsa professionalità.
Non è peraltro la prima volta che l'ex centravanti di Dnipro e Fiorentina incappa in qualcosa del genere: già a marzo scorso Rino Gattuso lo lasciò fuori dai convocati per la partita casalinga contro il Chievo (poi vinta 3-2 con gol dei suoi due 'concorrenti' Cutrone e Andrè Silva), accusandolo velatamente di non essersi allenato seriamente dopo aver capito che non sarebbe partito titolare. Gattuso gli tese poi la mano nelle settimane successive, ridandogli la maglia da titolare ed elogiandolo per l'impegno, ma il ct croato Dalic l'ha pensata diversamente e lo ha mandato via dal ritiro senza troppi complimenti. 
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Giugno 2018, 18:20

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