Gattuso avvisa la Juventus: «Ce la giochiamo a testa alta»

Gattuso avvisa la Juventus: «Ce la giochiamo a testa alta»

di Salvatore Riggio
Le tre vittorie di fila in campionato sono il miglior biglietto da visita del Milan per la sfida contro la Juventus. «Sono pieni di campioni, ma noi ce la giochiamo a testa alta».
 
Juventus. «È piena di campioni, fortissima in ogni reparto, la migliore in tutto. Il Manchester ha dovuto giocare al suo massimo per fare punti, insieme al Barça i bianconeri sono il top in Europa. Danno la sensazione quasi di non sudare, poi Ronaldo ha aggiunto mentalità e forza. Noi comunque giocheremo a testa alta, sapendo che loro hanno qualcosa più di noi ma nel calcio succede tutto».

Partita. «Ci sono punti importanti in palio. Siamo incerottati, ma abbiamo voglia di giocarla e di farla bene, con mentalità. Se saranno più forti di noi, gli faremo un applauso. Noi comunque daremo battaglia».

Higuain. «Non l’ho visto molto perché ha lavorato a Milanello, mentre noi eravamo a Siviglia. Per come sente le partite, gli consiglio di stare tranquillo perché è uno che si innervosisce facilmente. Deve stare lucido ed avere voglia, è un grandissimo campione e se la deve godere anche se non è al massimo. Da solo può fare poco, deve lottare con tutta la squadra».

Crescita Milan. «Tutti gli infortuni e i problemi hanno ricompattato questa squadra, ora i miei ragazzi fanno di tutto. Vedo gli occhi che piacciono a me, la coesione e la voglia di stare insieme. Siamo sottovalutati dalla critica? Non fa nulla, tanto è una vita che si va avanti così. Sono comunque sereno».

Spirito. «Non dobbiamo avere nessuna preoccupazione. Ci mancano tantissimi giocatori, ma metteremo comunque la formazione migliore a disposizione, oggi e domani proviamo qualcosa anche se c’è gente che ancora deve recuperare. Purtroppo, stiamo subendo infortuni un po’ strani, anche con Musacchio siamo stati sfortunatissimi, però guardiamo avanti e diamo serenità. Tutti stanno dando il massimo, anche stringendo i denti, questa è la nostra forza e non cerchiamo alibi, perché non portano da nessuna parte».

Cristiano Ronaldo. «Non ho mai avuto nessuna attenzione speciale per lui, è un campione assoluto, per marcarlo dovevo solo farmi sentire e quando gli ho fatto qualche fallo ho sempre chiesto scusa. Oggi è più maturo, con meno tocchetti, ma con un motorino delle gambe e dei muscoli incredibili. L’ho sempre rispettato, si vede che ora è molto più con la testa».

Complimenti Allegri. «Max è stato il mio allenatore, è un amico e ci sentiamo spesso. Ha fatto quei complimenti per l’amicizia che ci lega. Conoscerlo è un vantaggio? No, cambia spesso e non dà nessun punto di riferimento. I complimenti di Arrigo Sacchi? È un maestro, parliamo spesso e quello che mi dice ha ragione, so anche io che devo migliorare in tante cose. Complimenti che fanno piacere. I litigi che ho avuto con Max e con Leonardo mi hanno aiutato a fare questo mestiere».

Mourinho. «Io ho fatto anche di peggio, figuratevi se ora mi metto a dire cosa può o non può fare Mourinho. Spalletti, in questo senso, ha ragione, quando il leone dorme va lasciato dormire. Tutti riceviamo offese, non sta a me giudicare. Vero è che sentire per 90’ che mia madre è così e mia moglie in altro modo, non è il massimo diciamo...».
Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Novembre 2018, 15:42

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