Cos'è Orient Hontai, il fondo cinese che ha comprato Mediapro (e che avrà i diritti tv del nostro calcio)

Cos'è Orient Hontai, il fondo cinese che ha comprato Mediapro (e che avrà i diritti tv del nostro calcio)
Il calcio italiano non sarà spagnolo ma cinese. Passa infatti nelle mani di un fondo cinese il gruppo audiovisivo Mediapro, che controlla i diritti tv sul calcio spagnolo e sulla Champions League e che potrebbe presto aggiudicarsi i diritti sulla Serie A di calcio. A fare una offerta - stimata in 900 milioni di euro - sul 53,5% di Mediapro è il fondo cinese Orient Hontai Capital che - riferisce la stampa spagnola - dovrebbe acquisire le quote di proprietà dell'imprenditore Juan Abello (pari al 22,5% del totale), del gruppo messicano Televisa (19%) e del cofondatore Gerard Romy (12%). Resteranno nell'azionariato, ma anche nella gestione del gruppo, altri due fondatori Jaume Roures e Tatxo Benet, ognuno con il 12%. Anche la società britannica WPP dovrebbe confermare il proprio 22,5%.Nel 2016 Mediapro ha fatturato 1,536 miliardi di euro (+1,7%) con un utile di 162 milioni (+24,6%).

ORIENT HONTAI, CHI SONO? È una società 'giovane' (è nata appena nel 2014) Orient Hontai Capital, il fondo cinese che punta all'acquisto del 54% di Mediapro, la società che gestisce i diritti di trasmissione del calcio spagnolo e ha vinto l'asta per i diritti della Serie A. Il fondo fa capo alla Orient Securities, una banca di investimenti fondata nel 1998 e quotata sulle piazze sia a Shanghai (dove è nell'indice SSE 50) che a Hong Kong.

Si tratta di un colosso con 3 mila dipendenti, che ha una capitalizzazione di 10,8 miliardi di euro e controlla asset per 25,5 miliardi di euro. Fra gli ultimi investimenti di Orient Hontai, la società di giochi online Shanda, Diandin Interactive, impresa del settore dei videogiochi, la piattaforma di marketing digitale di AppLovin; e China Mobile Games and Entertainment Group. Operazioni importanti ma che sono di dimensioni nettamente inferiori all'acquisto di Mediapro, e che comunque dovrà essere approvata dalle autorità di Pechino, alla luce della recente 'stretta' sugli investimenti all'estero.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Febbraio 2018, 15:37

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