«La Roma prega per Sean». I due ultrà arrestati restno in carcere. Si alza l'allarme per la gara del 2 maggio
di Francesco Balzani
I Reds hanno richiesto la maglia della società di calcio gaelico di cui è membro Cox, per appenderla all’interno dello spogliatoio. La Roma è sconcertata per l’accaduto e si è messa a disposizione per qualsiasi tipo di iniziativa. «Questo per noi non è il momento di parlare di calcio. Le nostre preghiere sono per Sean Cox e per la sua famiglia. Il suo recupero e la sicurezza di tutti i tifosi che assistono a una partita di calcio sono le uniche cose che contano adesso», il tweet del club. Ma anche il resto della tifoseria giallorossa è triste, anzi arrabbiata. Con chi ha rovinato una delle notti più importanti della storia della Roma. Sui social e per radio è esploso lo sdegno di una città preoccupata per le possibili vendette. Tra martedì e mercoledì, infatti, arriveranno 5 mila fan del Liverpool. Tra loro anche mille hooligans potenzialmente pericolosi. Oggi si terrà nella capitale un vertice congiunto tra i due club, l’Uefa e la Polizia per pianificare il piano sicurezza. I controlli interesseranno anche i luoghi del centro storico come piazze, locali e pub. E soprattutto i monumenti. «Ciò che è accaduto a Liverpool è inaccettabile e quanto di più distante dai valori dello sport», è la posizione della sindaca Raggi. «Sdegno più assoluto», ha espresso il presidente del Coni Malagò. Sdegno per Filippo Lombardi e Daniele Sciusco, i tifosi romanisti accusati dell’aggressione a Cox. I due sono apparsi ieri davanti al giudice che ha notificato i capi d’imputazione. Per Sciusco l’accusa è di “disordini violenti”, per Lombardi di “lesioni gravissime”. Negata la libertà su cauzione, i due resteranno in carcere a Liverpool fino all’inizio del processo, il 24 maggio. La Digos sta indagando anche su uno striscione che inneggiava a Daniele De Santis.
Intanto i tabloid si dividono. Il Times accusa i club italiani «di non riuscire a contrastare gli ultrà». Il Daily Express se la prende pure con i tifosi del Liverpool: «I guai li seguono come api intorno al miele». Come detto i tifosi della Roma prendono le distanze, ma non tutti. Ecco il post del gruppo Facebok Curva Sud Roma: «C’è chi parla e giudica dietro una tastiera e chi fa i fatti in terra straniera. Onore ai leoni di Anfield!». Quasi 900 i like. I «fottuti idioti», di cui parlava Pallotta, sono più di una decina.
Tre domande a Micahel O'Toole, giornalista di cronaca nera dell'Irish Daily Star
Michael, che risalto ha avuto la vicenda Sean Cox in Irlanda?
«Sapevano che ci sarebbero stati dei problemi. La percezione è che i club italiani non riescano a controllare i teppisti. Siamo tutti molto colpiti»
Cosa rischiano i due accusati?
«Qualche mese di carcere se lo faranno, ma rischiano 5 anni. Il fatto che sia stata derubricata da tentato omicidio a lesioni non vuol dire nulla. In inglese diciamo holding charge, cioè che per ora l’accusa è meno grave ma dopo il processo potrebbe tornare a esserlo»
C’è timore per la gara di ritorno?
«Ho parlato con i club irlandesi del Liverpool. Sono preoccupati, anche per le possibili aggressioni della polizia italiana».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Aprile 2018, 08:00
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