Addio United, Ibra è un calciatore dei Los Angeles Galaxy. «Era ora di cambiare»

Addio United, Ibra è un calciatore dei Los Angeles Galaxy. «Era ora di cambiare»
Qualcuno, su Twitter, ha postato un fotomontaggio della famosa collina di Hollywood, ma in una versione riveduta e corretta: da Hollywood a 'Zlatanwood'. Un modo per salutare l'arrivo di Ibrahimovic, il centravanti svedese che ha lasciato il Manchester United e la prestigiosa Premier League, per approdare nella Major League soccer e vestire la maglia della squadra californiana. Proprio oggi, infatti, Ibra ha firmato per i Los Angeles Galaxy, come ha annunciato lo stesso club sul proprio account ufficiale di Twitter, dove campeggia un video dello svedese con la maglia ufficiale che si alterna con un leone e che termina con la frase: «Los Angeles, benvenuto a Zlatan», e il relativo hashtag #zLAtan.
  «Era ora di cambiare», ha detto ai suoi ex tifosi dello United Zlatan, prima di salutare quelli nuovi a modo suo: «Avendo deciso di venire a giocare negli States, l'unica scelta giusta per me nella MLS erano i Galaxy, una squadra vincente».
Nessun dettaglio sul contratto, ma l'accordo dovrebbe estendersi a tutto il 2019. Ibrahimovic - classe 1982 e un passato nelle squadre di tutta Europa, Italia compresa (Milan, Inter e Juve) - lascia come annunciato ieri i 'Red devils', dove era arrivato lo scorso anno. Potrebbe esordire con i Galaxy già sabato 31 marzo, alla vigilia di Pasqua, nel derby contro i 'cuginì del Los Angeles Fc. Per fare subito breccia nel cuore dei tifosi dei Galaxy, e dopo avere rescisso il contratto con lo United, Ibra ha comprato una pagina del quotidiano Los Angeles Times, sulla quale ha confermato l'accordo con il nuovo club. «Cara Los Angeles, prego», c'è scritto nella pagina pubblicitaria del giornale che segue il tweet dello svedese rivolto ai tifosi del Manchester United: «Anche le grandi cose finiscono ed è ora di cambiare dopo due fantastiche stagioni con il Manchester United. Grazie al club, ai tifosi, alla squadra, all'allenatore, allo staff e a tutti coloro che hanno condiviso con me questa parte della mia storia». Un addio senza rancori e senza titoli. Strano per uno come lui.




 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Marzo 2018, 19:41

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