Milano è da applausi, Avellino batte Pesaro in volata

Milano è da applausi, Avellino batte Pesaro in volata

di Marino Petrelli
Pistoia non si ferma più e trova la terza vittoria consecutiva, Avellino vince con grandissima sofferenza, Milano conserva l’imbattibilità passando a Cantù con una certa facilità. Ecco i primi verdetti del pomeriggio della nona di campionato.

ORIORA PISTOIA – GERMANI BRESCIA 73-70
Pistoia trova la terza vittoria consecutiva, la prima davanti al proprio pubblico, e raggiunge Brescia a sei punti. Padroni di casa avanti 19-9, poi Brescia ritrova la via del canestro e il primo quarto si chiude 19-15. Molti errori, Cunningham e Mika regalano il primo vantaggio bresciano, 21-22, al 14esimo, al riposo lungo è 35 pari. Pistoia mette il naso avanti al 30esimo sul 57-55. Al 34esimo è ancora 60 pari. Pistoia fa un mini break:70-65 al 36esimo. All’ultimo minuto la Oriora è avanti 73-67. Hamilton trova la tripla del meno tre a nove secondi dalla fine, poi recupera palla e cerca la tripla del pareggio che finisce sul ferro. Pistoia sorride ancora e risale in classifica, la Leonessa non ruggisce.

SIDIGAS AVELLINO – VL PESARO 82-81
Dimenticare la bastosta interna contro Venezia è l’obiettivo principale di Avellino. Pesaro però sta vivendo un grande momento e lo dimostra giocando una partita senza paura. La Sidigas prova un paio di allunghi nel primo quarto, ma gli ospiti sono reattivi. 25 pari al primo riposo, vantaggio esterno 25-31 al 13esimo, Avellino recupera e sorpassa, 40-36, ma Pesaro trova i canestri di Blackmon e chiude avanti 46-49, tirando con il 60 per cento da tre. Equilibrio sovrano fino al 61 pari, poi Avellino produce un mini break che le permette di chiudere avanti il terzo quarto 70-64. Blackmon e Mockevicius regalano il nuovo vantaggio esterno, 72-74, al 34esimo. La Scandone torna avanti 82-79 al 39esimo. Mockevicius segna l’82-81, Avellino perde palla, Pesaro non riesce a tirare, finisce con la vittoria soffertissima dei bianco verdi di casa.

ACQUA SAN BERNARDO CANTU’ – AX MILANO 74-101
Pala Desio quasi tutto esaurito per una delle grandi classiche del campionato italiano. Cantù vuole onorare il nuovo sponsor di maglia, Milano dimenticare le sconfitte in Europa. Avvio piacevole con Cantù abile in transizione: 12-8 al quarto. Milano rimette le cose a posto con James e Jerrels: 14-17. Il primo quarto si chiude 18 pari. Micov e Kuzminskas danno la scossa per Milano: 22-30, poi 26-36 con Burns. Al riposo lungo Olimpia avanti 36-44. Milano resiste al tentativo di ritorno di Cantù e al 26esimo è ancora avanti 46-56. Al 30esimo è 52-64 per Milano, avanti grazie all’ottima prova delle “seconde linee” Jerrels e Kuzminskas. Cantù accusa il colpo e la differenza tecnica a questo punto si fa sentire. Cinciarini e Gidatis in serata dominante regalano il 59-78 al 35esimo. La partita di fatto finisce qui, Burns regala i 101 punti contro i 74 di Cantù. Milano vince tirando con il 58 per cento dal campo e conserva l’imbattibilità in campionato.

HAPPY CASA BRINDISI – GRISSIN BON REGGIO EMILIA 67-75
Reggio Emilia, in profondo rinnovamento, via Ledo e Buttefield in settimana, firmato KC Rivers, ma in città solo da domani, prova a sorprendere ad inizio partita: 9-17 con le triple di Aguilar. Con le seconde linee, Brindisi impatta e sorpassa: 19-17 al 12esimo. Brindisi non segna per quattro minuti e la Grissin Bon sorpassa 27-29. Al riposo lungo ospiti avanti 31-34 con Aguilar già a quota 15 punti. Brown per Brindisi e Cervi ingaggiano un bel duello sotto i due canestri, Aguilar con il suo ventesimo punto personale tiene avanti Reggio Emilia 42-44 al 26esimo. Dopo 30 minuti Grissin Bon avanti 47-51 all’interno di una partita con tanti errori. Moraschini e Zanelli suonano la carica, Brindisi avanti 62-56 al 35esimo. Reggio non trema e ritrova la parità, poi nel finale si mette a zona e Brindisi non trova più la via del canestro. Reggio vince 67-75, Aguilar ne scrive 29 alla fine. Reggio Emilia lascia l’ultimo posto in classifica, Brindisi ridimensionata.
Ultimo aggiornamento: Domenica 9 Dicembre 2018, 20:58
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