Vuelta, Nibali: «Tappa durissima, Froome non è assolutamente in crisi»

Vuelta, Nibali: «Tappa durissima, Froome non è assolutamente in crisi»

di Francesca Monzone
Siamo all'epilogo della Vuela e appassiona la lotta tra Nibali, l'inseguitore, e Froome, il leader insidiato. Vincenzo, il capitano della Bahrein Merida, è l'unico corridore che può impensierire Chris in questa Vuelta dove il britannico della Sky indossa la maglia di leader dalla terza tappa quando a vincere fu proprio il siciliano sul traguardo di Andorra La Vella, la prima sfida in montagna. Con il risultato di oggi il primo posto di Froome è in pericolo, soprattutto dopo la bella rimonta di Nibali. Alla fine della corsa spagnola mancano ancora quattro tappe compreso l'arrivo a Madrid. E nelle prossime tre tutto potrebbe succedere.

Nibali, che tipo di tappa è stata quella di oggi?
«Una tappa molto difficile, veramente dura. Nell'ultima salita avevo delle sensazioni particolari, forse anche a causa della cronometro di ieri. Poi sono riuscito a trovare il mio ritmo e sono riuscito ad andare su bene».
In quale momento ha capito che poteva staccare veramente Froome?
«Nella parte finale, quando ho trovato l'aiuto di Zakarin. Tutti e due avevamo lo stesso obiettivo: guadagnare tempo nella classifica generale ed è andata bene così». 
Durante la tappa di oggi, Froome ha mostrato qualche segno di debolezza prima del finale di tappa?
«Assolutamente no. Anche prima dell'ultima salita con lui c'erano sette corridori. A sostenerlo c'era, poi, una Sky come sempre molto solida».
Quella di oggi è stata una delle salite più difficili?
«È stata una salita che ho affrontato forte perché il gruppo in testa l'ha affrontata con particolare tenacia. È una di quelle salite che ti ricordi bene perché è veramente difficile: è stato come affrontare lo Zoncolan o una Bola del Mundo o salite di quel livello e di quella tremenda fatica».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Settembre 2017, 09:01
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