Tortu, la semifinale nei 200 è un gioiello da record: «Ma posso fare di più»

Tortu, la semifinale nei 200 è un gioiello da record: «Ma posso fare di più»

di Mario Nicoliello
Dopo quattordici anni un italiano torna nella semifinale mondiale dei 200 metri. Merito del diciannovenne brianzolo Filippo Tortu che supera in scioltezza il primo turno iridato, esprimendosi in 20”59, terzo crono della batteria vinta dallo zambiano Sydney Siame con 20”29.

“All’arrivo non pensavo di essere qualificato, perché credevo che Weir (quarto, ndr) mi avesse superato. Poi ho visto che ero terzo e sono contento così. Il piazzamento mi soddisfa, il tempo di 20”59 no. L’obiettivo di entrare in semifinale è comunque raggiunto”. È una serata fresca allo stadio Olimpico, così per parlare ai cronisti Tortu indossa giacca a vento e cappello: “È stato bello correre in uno stadio pieno e con un meteo tipicamente inglese. Mi ha fatto piacere sentire l’incitamento di tanti italiani, tanto che mi sono sentito a casa”. Ripensando alla gara Tortu è critico sulla prima parte: “Mi aspettavo di uscire dalla curva davanti agli avversari, così non è stato, dovrò migliorare questo particolare in semifinale. Servirà senza dubbio una curva più veloce”. Scarpe fosforescenti e divisa completamente azzurra, Tortu ha affrontato il primo impegno iridato con la consapevolezza dei grandi: “La vigilia è stata tranquilla, all’entrata allo stadio quando ho visto che il favorito Makwala era assente non mi sono scomposto più di tanto, la cosa non mi ha toccato. Ho pensato solo a fare la mia gara”.

Tornando sui 100 di sabato notte, Tortu ha rivelato che se avesse scommesso sul vincitore avrebbe scelto Coleman, si è detto dispiaciuto per Bolt (“Ha perso la prima volta che l’ho visto dal vivo. Meno male per lui che non l’ho visto in passato”), ma non stupito per i fischi a Gatlin: “Il pubblico inglese è molto etico”. Infine divagazione calcistica: “Da piccolo tifavo per il Chelsea, poi sono passato al Leicester. Dopo la cacciata di Ranieri non seguo più la Premier League come prima”.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Agosto 2017, 21:56
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