Clemente Russo: "Boxe fuori dai Giochi? Così va al tappeto"

Clemente Russo: "Boxe fuori dai Giochi? Così va al tappeto"

di Marco Lobasso
Il pugilato mondiale trema. Il Comitato olimpico internazionale minaccia il taglio della boxe dai prossimi Giochi olimpici di Tokio 2020 se non verrà risolto il problema dei giudici internazionali. Quello della regolarità delle giurie è problema serio, una vera piaga, che apre il fianco a critiche e polemiche infinite. Il presidente del Cio Bach ha reso noto all’Aiba (Associazione internazionale boxe amatori), che entro luglio il problema delle giurie nel pugilato dovrà essere risolto, pena l’esclusione dalle Olimpiadi. Così, anche il pugilato italiano rischia il tracollo. Tradizione e vittorie ai Giochi hanno fatto grande la nostra boxe, con campioni che hanno scelto di rimanere dilettanti proprio per disputare più edizioni dei Giochi, come Clemente Russo, il campione olimpico per eccellenza. 
Il peso massimo di Marcianise è atleta olimpico per eccellenza. Possibile che la Nobile Arte ai Giochi sia davvero al capolinea?
«Fuori dal programma dei Giochi il nostro sport rischierebbe di morire. Non posso pensare a Olimpiadi senza boxe; sono preoccupatissimo ma non voglio e non posso crederci».
La carriera di Russo è stata costruita sui Giochi, con due argenti nel 2008 e nel 2012 e altre due edizioni più sfortunate. La quinta sarebbe record. E ora?
«Il Cio deve capire che non bisogna punire il pugilato, ma chi sbaglia, chi è corrotto, che fa del male alla credibilità del nostro sport. Mi aspetto che l’Aiba faccia qualcosa per risolvere il problema. Fuori i corrotti dalla boxe. Io a Rio 2016 fui derubato da una vittoria nei quarti, poi però hanno radiato vari giudici». 
Senza Olimpiadi che farà Clemente Russo?
«A una ipotesi del genere non ci penso. Per il pugilato ho messo da parte le altre mie passioni, il cinema e la tv. Ho un altro film in programma dopo Tatanka, ma ci sarà tempo perché sono e sarò ancora un atleta di livello mondiale. Io non mollo e continuo. Voglio credere che presto usciremo tutti da questo incubo. Intanto, vado al RiminiWellness per ProAction, dove sono di casa e si respira aria di sport vero. Tutto inizia dal RiminiWellness; non posso mancare, è il mondo degli sportivi. Del resto, il pugilato è uno sport completo e per tutte le età. Sapeste quanti appassionati mi chiedono di iniziare e non sono più giovanissimi. Impegno e disciplina e si arriva lontano».
Clemente Russo è andato oltre la boxe ed è diventato personaggio. L’hai voluto o è accaduto naturalmente?
«Sono genuino e questo piace oltre la boxe. Ma nessuno pensi che io sia distratto da tv ed eventi extra-sportivi. Mi alleno duro e non ci tengo che mi chiamino Tatanka o White Hope, sono solo Clemente». Clemente il pugile che ha in mente un solo grande obiettivo: l’oro olimpico del 2020; la boxe non deve morire per colpa dei corrotti».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Maggio 2018, 08:00
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