Sis Roma, dopo la Coppa assalto allo scudetto

Sis Roma, dopo la Coppa assalto allo scudetto

di Marco Lobasso
La Roma della pallanuoto femminile regala gloria e trofei come non è facile che accada di questi periodi negli sport a squadre della Capitale (basket e volley stanno faticosamente risalendo): la vittoria nella Coppa Italia della Sis Roma del plurititolato coach Marco Capanna, il primo trionfo della storia del club, in finale contro Rapallo (6-5) ha aperto la porta ai sogni, oltre che agli obiettivi prefissati. Le regine della waterpolo romana possono davvero lottare per diventare le più forti d’Italia. «Scudetto? Noi non lo abbiamo escluso - spiega il presidente Flavio Giustolisi -, anzi con il tecnico Capanna lo abbiamo programmato nel giro di tre anni. Siamo alla prima stagione, se arriverà in anticipo lo accoglieremo a braccia aperte». Il titolo italiano a Roma non è una bestemmia: la squadra in classifica è quarta, a tre punti dalla vetta. Tutto può ancora accadere fino ai playoff tricolori. «Puntiamo ad arrivare a maggio al massimo della forma come è accaduto per la Coppa Italia, a quel punto inizierà un altro torneo e ce la giochiamo con tutte», aggiunge il presidente che comunque ha pure un altro sogno nel cassetto. «Chiudere il campionato nelle prime tre e andare in Eurolega; sarebbe il nostro esordio in Europa. Ci teniamo tanto, questo è il primo vero obiettivo di stagione».
L’interesse attorno alla Roma femminile aumenta. «Da quest’anno giochiamo a Ostia, che in fondo è la nostra vera casa, rispetto all’affollato Foro Italico e c’è tanta gente che ci viene a vedere. Ci troviamo bene e non cambiamo più», conclude il numero 1 del club che per giugno annuncia rinforzi: «Scudetto in tre anni e sul mercato faremo qualcosa di buono». Promesse a parte, la Sis Roma ha già tre ragazze in nazionale: Domitilla Picozzi, Izabella Chiappini e Chiara Tabani. Ieri erano a Trieste in acqua contro l’Olanda in Europa Cup. Sono ormai tre punti di forza del ct Fabio Conti; l’italo-brasiliana Chiappini, poi, ha una storia che regala emozione: è arrivata nel Setterosa dopo una serie di brutti infortuni alla spalla che durano dai Mondiali 2015 e dopo essere diventata italiana nel 2016 dopo i Giochi olimpici nella sua Rio. Però, ora che è tornata al meglio, si è tolta anche lo sfizio di giocare da straniera le finali nel suo campionato brasiliano. Poi vittoria della Coppa Italia: dal Brasile all’Italia passando per Ostia. E dalla Sis non andrà più via.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Gennaio 2019, 07:50
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