Chiappucci: «L'ultima tappa del Giro tutti gli anni a Roma»

Chiappucci: «L'ultima tappa del Giro tutti gli anni a Roma»

di Daniele Petroselli
ROMA - Mancano tre giorni alla fine del Giro d'Italia. La passerella sarà speciale, nel cuore di Roma, che torna ad essere protagonista della corsa rosa dopo 9 anni (in quella occasione fu una cronometro). Si tratta della quarta volta che la capitale fa calare il sipario sul Giro (1911, 1950 e appunto 2009), ma c'è chi spera possa diventare un'abitudine, come accade al Tour de France con Parigi da anni. Parola di un grande campione del ciclismo nostrano come Claudio Chiappucci: «E' sempre speciale correre sulle strade di Roma, per lo scenario, per il pubblico ammette l'ex scalatore, che in passato era in gruppo quando in volata vinse Urs Freuler a Roma nel 1989 -, è come quando il Tour termina a Parigi. E' qualcosa di unico». Ecco la proposta: «Roma meriterebbe di essere la passerella finale del Giro sempre, è una chiusura di corsa fantastica come Parigi per la Grand Boucle. Tra l'altro continuare a cambiare l'arrivo finale non fa bene. I francesi sono chiari da sempre. E poi anche qui a Roma c'è il pavè, bello e difficile, che regalerebbe ancor più spettacolo. Un po' come avveniva al Giro del Lazio. Sarebbe davvero una grande idea».
Corsa Rosa che dunque vivrà le sue ultime emozioni, con un Simon Yates ancora leader ma in bilico: «Ieri ha mostrato qualche cedimento, ma un giorno così possono passarlo tutti ammette El DIablo -. Non si capisce se è stata una giornata storta o volontariamente ha lasciato andare gli altri. Fino ad oggi è stato il più forte, ma credo che sarà un gran duello con Dumoulin fino alla fine. L'ultima settimana è sempre stata calante per lui, lo sta dimostrando anche stavolta. Domani ne avremo conferma, Yates rischia».
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Maggio 2018, 09:18
© RIPRODUZIONE RISERVATA