Fausto Coppi, 59 anni dalla sua morte: 231 libri dedicati a lui

Fausto Coppi, 59 anni dalla sua morte: 231 libri dedicati a lui

di Marco Lobasso
Forse solo la tragedia del Grande Torino ha lasciato più tracce nei nostri cuori di appassionati. Oggi, 59 anni fa, il 2 gennaio 1960, se ne andava il Campionissimo Fausto Coppi. Nel modo più drammatico, più assurdo, curato male e tardi, dopo un attacco di malaria contratta pochi giorni prima in Africa. Nel ricordare il ciclista italiano più forte di tutti i tempi e uno dei grandissimi del mondo, con 5 giri d’Italia, 2 Tour e 1 mondiale nel palmares, vogliamo offrire al lettore una prospettiva diversa dal solito che però ne spiega al meglio la grandezza e quanto sia immensa la figura di Coppi nell’immaginario popolare italiano. Fausto Coppi ha conquistato un altro incredibile record, non sportivo, non agonistico, non di imprese realizzate (quelle sono note e tantissime): è campione d’Italia di letteratura. Più dello stesso Grande Torino, più di Pietro Mennea, più del rivale Gino Bartali e più della Nazionale italiana di calcio. Grazie a una ricostruzione del Corriere della Sera emerge un numero che ha dell’incredibile: dal 1942 a oggi sono stati editati ben 230 volumi su Fausto Coppi. Una enormità che solo i collezionisti più bravi sono riusciti a contenere tutta nelle proprie librerie. Ed è un numero che si ferma alla fine del 2018, con l’opera maestosa di “Coppi per sempre” di Auro Bulbarelli e Giampiero Petrucci (Gribaudo). Perché già nel 2019 appena iniziato, la stagione che porterà alle celebrazioni del sessantesimo anno dalla sua morte, sono iniziate le nuove pubblicazioni.  Un mito senza fine, che ha dato vita a libri su libri, firmati da autentici fuoriclasse del giornalismo italiano come Gianni Brera o come Orio Vergani e che non accenna a diminuire nella sua incredibile voglia di racconto e di leggenda. Il Campionissimo si scopre così a 59 anni dalla sua morte ad avere più libri dedicati alla sua figura e al suo mito che vittorie in carriera (che hanno sfiorato quota 150). Anche questo è un record, particolare e suggestivo, che ci rende l’Airone piemontese ancora più vicino a noi, alla nostra immaginazione. Gli vogliamo più bene, anche se in molti non l’hanno visto correre. Come non avesse smesso mai di pedalare, come non avesse mai chiuso davvero le sue ali immense.  Arriva proprio in questi giorni il primo libro del 2019 a lui dedicato, il 231° della serie: “Fausto Coppi, la grandezza del mito” edito da Minerva, con una raccolta di autori illustri che raccontano inediti del Campionissimo come inedite sono alcune foto di Walter Breveglieri nel volume. Un Coppi mai visto e che continua a vincere, anche nella letteratura italiana.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Gennaio 2019, 15:51
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