Ciclismo, Chris Froome positivo al doping: "Ho aumentato la dose del Salbutamolo per curare l'asma"

Ciclismo, Chris Froome positivo al doping: "Ho aumentato la dose del Salbutamolo per curare l'asma"
Chris Froome, ciclista britannico di 32 anni che ha vinto la Vuelta di Spagna lo scorso settembre e il Tour de France 4 volte, è stato trovato positivo a un controllo antidoping. Lo scrive il Guardian. Nel sangue di Froome sarebe stata trovata una dose eccessiva del farmaco Salbutamol. 



DOPING: FROOME, "HO AUMENTATO DOSE SALBUTAMOLO PER CURARE ASMA" «Tutti sanno che ho l'asma e conosco le regole, uso un inalatore per prevenire i sintomi (sempre entro i limiti consentiti) e so perfettamente che sarò controllato ogni giorno che indosso la maglia di leader». È la replica di Chris Froome attraverso un comunicato alla notizia della positività ad un controllo effettuato durante la Vuelta.



«Durante la Vuelta ho avuto un peggioramento dell'asma, quindi ho seguito il consiglio del medico della squadra e aumentato la dose di salbutamolo, come sempre, stando attento a non usarne più di quanto permesso», prosegue il campione 32enne. «Prendo molto sul serio la mia posizione di leader nel mio sport. L'Uci ha tutto il diritto di esaminare i risultati delle analisi e gli fornirò tutte le informazioni necessarie insieme al mio team», sottolinea Froome. 

TEAM SKY, "SALBUTAMOLO COMUNE ANTI-ASMA CHE FROOME USA DA TEMPO" «Chris Froome soffre d'asma sin dall'infanzia e usa un farmaco molto comune, il salbutamolo, per prevenire e curare i sintomi dell'asma da sforzo. Si tratta di un farmaco permesso dalle regole della Wada, per il quale non è necessario nemmeno il TUE (l'esenzione per uso terapeutico, ndr) a patto che non si inalino più di 1600 microgrammi ogni 24 ore e più di 800 ogni 12». È la precisazione del Team Sky dopo la notizia della positività del suo capitano ad un controllo effettuato il 7 settembre scorso durante la Vuelta di Spagna. «L'Uci ha confermato che il test delle urine condotto su Froome dopo la 18esima tappa ha rivelato una concentrazione di salbutamolo che supera una soglia per cui è richiesto di fornire informazioni per confermare che ha inalato non più della dose ammissibile», prosegue la nota. Le analisi indicano una concentrazione di 2000 nanogrammi per millimetro a fronte dei 1000 consentiti dalla Wada. Nessuno degli altri 20 test delle urine effettuati da Chris ha richiesto ulteriori spiegazioni«.

«La notifica del rilevamento del test non significa che nessuna regola è stata violata.
La scoperta ha attivato la richiesta dell'Uci che mira a stabilire cosa ha causato l'elevata concentrazione di salbutamolo e ad assicurare che non siano state inalate più delle dosi consentite. Esistono prove considerevoli che dimostrano che esistono variazioni significative e imprevedibili nel modo in cui il salbutamolo viene metabolizzato». Precisa il team Sky. «Di conseguenza, l'uso di dosaggi consentiti può talvolta portare a elevate concentrazioni nelle urine. Una vasta gamma di fattori può influenzare le concentrazioni, compresa l'interazione di salbutamolo con cibo o altri farmaci, la disidratazione, o la tempistica dell'uso del salbutamolo prima del test», conclude la nota.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Dicembre 2017, 12:52
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