Berlino, si chiude con il quinto posto la finale di Yadisleidy Pedroso sui 400 ostacoli, Trost ottava nell'alto
Sognava una medaglia, invece si chiude con il quinto posto la finale di Yadisleidy Pedroso sui 400 ostacoli. La primatista italiana corre in 55.80 dopo aver provato a lottare per il podio. «Ce l'ho messa tutta. Ho fatto un errore sull'ultimo ostacolo - afferma a fine gara - e me ne sono accorta subito, ho messo un passo in più. Fino a quel momento avevo la ritmica giusta, ma dopo l'ottava barriera ho sentito la stanchezza e purtroppo gli errori si pagano. Volevo una medaglia, era possibile e mi dispiace». Alessia Trost ci ha provato. Ha fatto ballare l'asticella posizionata a 1,91 per eguagliare il primato stagionale al terzo tentativo ed era obbligatorio incrementare gli standard stagionali per riuscire a sfidare le migliori fino in fondo. La 25enne friulana, bronzo mondiale indoor a Birmingham, ha lasciato l'Olympiastadion con l'ottavo posto, conseguenza di tre errori a quota 1,94. «Pensavo di metterci meno, ma oggi è la prima volta nella stagione, dopo i Mondiali di Londra, in cui arrivo in gara e riesco a fare quello per cui mi sono allenata. Il terzo a 1,94 è stato il migliore salto della gara, ma forse non sarebbe cambiato moltissimo. Almeno avrei portato a casa lo stagionale. Se la guardo dal punto di vista del risultato sono delusa perché ci credevo». Se la serata è stata avara di soddisfazioni per l'Italia, è andata meglio in mattinata con le due staffette 4x400 azzurre corrono in finale. Il team femminile, medaglia di bronzo nella scorsa edizione, vince la batteria con il tempo più veloce del primo turno in 3:27.63 e con lo stesso quartetto «all black» formato da Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot che aveva conquistato l'oro ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona, migliorando però il risultato di 3:28.08 ottenuto in quell'occasione.