Chi era Jana Novotna, talento puro del tennis che a Wimbledon pianse due volte

Chi era Jana Novotna, talento puro del tennis che a Wimbledon pianse due volte

di Marco Lobasso
Talento puro, caschetto biondo, serve and volley che per una donna negli anni 90 era cosa rara. Jana Novotna da Brno, ex Cecoslovacchia, lascia un vuoto nel tennis mondiale. Dicevano fosse l'erede di Martina Navratilova. E forse lo era, purtroppo un po' più fragile. Doveva vincere Wimbledon nel 1993. Aveva dominato proprio l'amica Martina in semifinale. Volò 4-1 al terzo set, 40-30 e servizio in finale con l'immensa Graf. Riuscì a perdere, bloccata dalla paura e dominata dalla personalità della tedesca. Pianse la bionda Jana. Lo ricordano tutti gli appassionati. Pianse a dirotto sulla spalla della duchessa di Kent durante la premiazione. E quelle bellissime lacrime sincere della Novotna non le abbiamo mai dimenticate.

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Eppure non era una perdente. Aspettò cinque anni per vincere finalmente il suo amato Wimbledon. Ci riusci' contro la francese Tauziat in finale e questa volta furono lacrime di gioia. Numero 2 del mondo in singolare, un Masters vinto e il numero 1 in doppio che accompagnano il suo regale Wimbledon nel palmares. Mica poco per una ragazza ombrosa da Brno, che giocava divinamente a tennis ma che spesso si sentiva inadeguata: al suo corpo, al suo modo di essere, al suo grande talento. Se ne è andata troppo presto, a 49 anni, battuta dal un male infido e incurabile. Ma questa volta senza lacrime. Gli unici pianti, di rabbia e d'amore Jana, caschetto biondo a serve and volley, li ha sempre e solo riservati al suo amato tennis.
 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Novembre 2017, 12:33
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