Chiellini avvisa Messi e il Barça:
"Noi della Juve siamo duri a morire"
di Timothy Ormezzano
Sì, anche per gli extraterrestri del Barcellona, anche per quel tridente affamato di triplete: «Messi, Neymar e Suarez sembrano inarrestabili - prosegue il vicecapitano bianconero -, ma abbiamo sicuramente le qualità per limitarli». L'orchestra di Allegri non ha paura dei grandi solisti blaugrana: «Non esistono marcature a uomo per Messi e compagni: l'unico gioco valido è quello di squadra», avverte Chiellini. Nessun timore riverenziale nemmeno da parte di Sturaro: «Non pensiamo di essere sfavoriti, siamo al livello del Barça. E ce la giocheremo alla pari: in una partita secca può succedere di tutto». Incoscienza? Spocchia? No, serenità e autostima.
Ieri la Juve ha ripreso a lavorare dopo tre giorni e mezzo di riposo (Langhe e Portofino le mete più gettonate). Nessun carico atletico speciale in vista della finale di Champions: Allegri vuole evitare di ingolfare gambe e teste. Di Berlino si comincerà a parlare soltanto dopo l'anticipo di sabato in casa del Verona: la prova generale da affrontare con quasi tutti i titolari.
Proseguono intanto le grandi manovre bianconere sul mercato. Oggi Dybala effettuerà le visite mediche a Torino. Tra oggi e domani controlli pure per Khedira: se il ginocchio rotto e poi riparato nel 2013 darà risposte confortanti, il centrocampista tedesco svincolato dal Real Madrid firmerà un quadriennale da 4,5 milioni a stagione. Ma è caldo anche il fronte per Nainggolan: il mancato accordo tra Roma e Cagliari per il riscatto del belga apre la strada ai bianconeri, che offrono un ingaggio più ricco (3,5 milioni) di quello giallorosso (2,5).
Solo un'azione di disturbo? E piace pure il laziale Lulic. Si vedrà, ma se gli arrivi a centrocampo saranno due, la Juve si concederà una cessione illustre: più Vidal di Pogba.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Maggio 2015, 11:20
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