Tempesta solare, «blackout, Gps in tilt e aurore boreali, con i primi effetti già da questa sera sulla Terra»: le parole dell'esperto

Il fenomeno potrebbe provocare diversi problemi alle rete elettriche e agli apparecchi tecnologici

Tempesta solare, «blackout, Gps in tilt e aurore boreali, con i primi effetti già da questa sera sulla Terra»: le parole dell'esperto

di Redazione Web

La Terra si sta preparando per l'arrivo di una potente tempesta solare. L'allerta era stata dirmata già nei giorni scorsi, ma adesso il Centro di previsione meteorologica spaziale dell'agenzia statunitense Noaa ha aumentato la previsione degli effetti che la tempesta potrebbe scatenare sulla Terra, tra cui disagi sulla rete elettrica (con blackout), sui sistemi di navigazione satellitare (come il Gps) e problemi a satelliti e veicoli spaziali.

L'allarme

Gli esperti hanno alzato il livello della tempesta a G4, il secondo più alto della scala, che oltre a provocare diversi disagi sulla linea elettrica, può provocare anche diversi fenomeni naturali, come le aurore boreali che potranno essere visibili anche a basse latitudini. 

«Alcuni effetti della tempesta si sentiranno già da oggi, mentre quelli più intensi ci saranno nella giornata di domani, sabato 11 maggio - ha dichiarato all'Ansa Mauro Masserotti, il docente di Mateorologia spaziale all'Università di Trieste -.

L'attività solare si manterrà intensa anche nel prossimo periodo, perché ci stiamo avvicinando al picco».

Le cause del fenomeno

La tempesta è dovuta all'intensa attività di un gigantesco gruppo di macchie solari, chiamato AR3664, che si estende per circa 200mila chilometri. Dunque 16 volte circa le dimensioni della Terra. Si tratta di una delle regioni più grandi e attive osservate in questo ciclo solare, che è iniziato a dicembre 2019. La sua estensione mette in grado di rivaleggiare con un altro enorme gruppo di macchie solari, quello di Carington, che fece sentire i suoi effetti tra agosto e settembre 1859, provocando incendi e innescando aurore vicino all'equatore.

«La regione AR3664 è caratterizzata da una grande complessità, con campi magnetici molto intensi che causano una situazione particolarmente instabile - ha osservato Messerotti - ed è così grande che è visibile anche ad occhio nudo, ovviamente sempre con un'adeguata protezione».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Maggio 2024, 14:22
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