Mario Landi

Marco Cappato va assolto dall'accusa di aiuto al suicidio perchè se «Fabiano avesse avuto anche solo 30 secondi per muoversi liberamente, avrebbe messo fine alle proprie sofferenze da solo per recuperare quella dignità che la malattia gli aveva tolto». E' questa la tesi sostenuta in aula dal procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano che nella sua toccante requisitoria ha chiesto, appunto, l'assoluzione perchè il fatto non sussiste per Marco Cappato, che aiutò lo scorso febbraio Dj Fabo a recarsi in Svizzera per poter accedere al suicidio assistito. Per il pm, «il metro di valutazione è la dignità della vita e della morte perchè il diritto alla dignità esiste» e in questa vicenda l'esponente dei Radicali ha soltanto «agevolato» dj Fabo «nell'esercizio di un suo diritto. Non il diritto al suicidio ma il diritto alla dignità». E se Cappato non dovesse essere assolto la richiesta, provocatoria, è stata quella di trasmettere gli atti in Procura per l'apertura di una nuova indagine nei confronti di tutti coloro che hanno dato un supporto a Dj Fabo, compresi madre e fidanzata. La sentenza della Corte d'Assise di Milano è ora attesa per il 14 febbraio.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Gennaio 2018, 05:01
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