Paralimpiadi, il ritorno degli atleti azzurri:
Zanardi e Bebe Vio acclamati a Fiumicino

Paralimpiadi, il ritorno degli atleti azzurri: acclamati a Fiumicino
Festa all'aeroporto di Fiumicino per il rientro dei campioni paralimpici - e di larga parte della spedizione azzurra, 64 atleti - che hanno partecipato ai Giochi di Rio. Ad accogliere Alex Zanardi, Assunta Legnante, Francesco Bocciardo, Federico Morlacchi e tutti gli altri, fatti segno della simpatia e dell'ammirazione di passeggeri e operatori aeroportuali, l'amministratore delegato di Adr, Ugo de Carolis, la cui società ha organizzato insieme con Alitalia l'accoglienza a Fiumicino.

Dapprima, il «battesimo dell'acqua» con cui l'aereo di linea dell'Alitalia proveniente da Rio è stato accolto sulla pista del 'Leonardo da Vincì; poi l'omaggio floreale che 4 hostess Alitalia hanno consegnato alle atlete, mentre 2 steward facevano dono ai colleghi maschi di una riproduzione dell'Airbus A-330 sul quale hanno viaggiato sia all'andata che al ritorno.

Al ritiro dei bagagli, dove gli azzurri sono stati assistiti da personale di Adr Assistance, del Gruppo Sportivo dell'Esercito Italiano e delle Fiamme Gialle, la terza sorpresa: insieme con un desk ristoro, un grande pannello di saluto dove campeggiava la scritta «Bentornati campioni. Grazie per averci regalato un'emozione unica». L'Ad di Aeroporti di Roma, de Carolis, ha accolto gli atleti olimpici, tra cui Alex Zanardi, la doppia medaglia d'oro ormai consacrata icona nazionale della forza di volontà e della capacità di sconfiggere ogni menomazione.

«È un onore - ha commentato a margine - Ed è stato bello accogliere qui queste atlete e questi atleti con la nostra organizzazione Adr Assistance: i nostri 300 addetti ogni anno assistono più di 300 mila persone che hanno difficoltà a muoversi, a spostarsi in aeroporto, ad imbarcarsi e a sbarcare dagli aerei. E per loro andava fatto a maggior ragione». L'ultima emozione gli azzurri l'hanno vissuta all'uscita dal settore bagagli. Qui da parte di parenti, amici e semplici viaggiatori, è stato un prolungato «Bravi, bravi. avete fatto onore all'Italia», tra decine di scatti fotografici e di selfie con i telefonini. 

BEBE VIO: UN ONORE PORTARE IL TRICOLORE «È stato un onore poter portare il tricolore alla cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi. Grazie Luca Pancalli». Lo scrive su twitter l'azzurra Bebe Vio, vincitrice di un oro nel fioretto individuale e di un bronzo nella prova a squadre, scelta come alfiere dell'Italia alle cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. 
ZANARDI: CON PORCELLATO 90 ANNI IN DUE «Ecco i due ragazzini dell'handbike: 90 anni in due!». Con una battuta scherzosa, Alex Zanardi ha posato a lungo, all'aeroporto di Fiumicino, accanto a Francesca Porcellato, doppia medaglia di bronzo conquistata a Rio. Alex, apparso per nulla stanco delle lunghe ore di volo, sprizzava gioia e voglia di raccontare.

«Alla soglia dei 50 anni - ha spiegato - riuscire a portare a casa due ori e un argento è tanta roba e, dunque, sono assai contento. Sì, alla vigilia ci contavo, ma le gare sono imprevedibili. In particolare in una Paralimpiade, dove sai che gli avversari sono comunque forti e avranno cercato di prepararsi al meglio per sorprenderti, così come ti sei preparato a farlo tu».

Accanto a lui la Porcellato, che ha sorriso alla battuta affettuosa ed ha aggiunto di se stessa: «Una cagnazza che quando le attaccano il pettorale, se non ha un'aspettativa, se la crea in fretta». Poi, si è detta «più che soddisfatta» ed ha spiegato il perché con i numeri: «Decima Paralimpiade, terza disciplina e due bronzi che per me valgono oro. Evviva». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Settembre 2016, 13:15
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