Giavera del Montello. Nidi di rondine nella chiesa demolita, la Lipu è pronta a denunciare

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di Laura Bon

GIAVERA DEL MONTELLO (TREVISO) - «Nidi di rondine sulle pareti della Chiesa abbattuta». E ora la Lipu potrebbe fare denuncia. La segnalazione è partita da un privato cittadino che, dopo aver assistito agli interventi di abbattimento della "piramide" di Giavera, martedì scorso ha inviato una segnalazione alla Lipu, spiegando di aver notato alcune decine di volatili sulla parete della Chiesa, durante l'intervento. Una preoccupazione che, circolata anche nel web fin dal primo giorno, ha indotto Lipu Treviso OdV ad attivarsi, inviando una Pec di richiesta agli uffici competenti della Regione, della Provincia e del Comune di Giavera, affinché siano effettuati gli opportuni accertamenti del caso.

La segnalazione: «Uccelli sulle pareti dell'edificio»

Il cittadino autore della segnalazione alla Lipu ha dichiarato infatti "di aver notato alcune decine di piccioni di città (Columba livia domestica), rondini (Hirundo rustica) e balestrucci (Delichon urbicum) addossati alle pareti dell’edificio, per cui si presume che tali lavori di demolizione ne abbiano distrutto i nidi". E non si tratterebbe di un gesto di poco conto. Il problema è infatti che "in questo periodo gli uccelli sono in fase di nidificazione e i loro nidi sono tutelati", per questo "la distruzione o il danneggiamento dei nidi sono puniti ai sensi dell’articolo 635 del Codice penale". Non solo. "Rondini (Hirundo rustica) e balestrucci (Delichon urbicum) sono tutelati dalla Convenzione di Bonn e dalla Convenzione di Berna". Non basta: "vi sono pure da considerare le norme sul maltrattamento animale".

Insomma, dopo la lettera di "protesta" affissa alla vigilia dell'abbattimento alla rete da cantiere che protegge l'area, ora l'intervento potrebbe andare incontro a un'altra grana.

Le norme: «Conseguenze sulla biodiversità»

Del resto è la Lipu stessa a ricordare che "quando vengono effettuati interventi nel territorio e nell’ambiente, di solito vi sono delle conseguenze sulla biodiversità, sia positive che negative. Questo riguarda sia lo spazio costruito (edifici, manufatti, strade, ecc.) che le componenti del verde (vegetazione)". Ma è un dato di fatto che "in questi anni è in corso una forte attività edilizia di ristrutturazione e manutenzione degli edifici, stimolata in particolare dai vari “bonus” che sono stati messi a disposizione. Per queste ragioni, occorre adottare modalità opportune e una tempistica idonea per prevenire e limitare le interferenze con la fauna selvatica. Tanto che alcuni regolamenti comunali (edilizio, tutela animali, gestione verde) contengono norme in tal senso". Resta da vedere se, al momento dell'intervento, qualcuno ha pensato anche alla tutela dei nidi o, invece, si è mosso in modo incurante della fauna presente sulla piramide. Perché ciò potrebbe, in realtà, costare caro.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Maggio 2024, 08:16
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