Morto Scarponi, investito da un furgone mentre si allenava

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Tremendo lutto nel mondo nel ciclismo italiano: Michele Scarponi è morto poco fa in un incidente stradale mentre si allenava alle porte di Filottrano (Ancona), suo paese natale.




Lo conferma all'Ansa il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, in lacrime. 
 


Michele Scarponi  sarebbe stato travolto da un furgone, il cui conducente sembra non abbia proprio visto il ciclista dell'Astana.



Professionista dal 2002, noto a tutti per le grandi doti di scalatore, ha vinto il Giro d'Italia 2011 dopo la squalifica di Alberto Contador ed era stato appena promosso capitano della squadra kazaka per il prossimo Giro d'Italia dopo il forfait di Fabio Aru.




MOGLIE SCARPONI, GRAZIE A TUTTI Solo tre parole «grazie a tutti» e una foto di suo marito sui rulli con sullo sfondo i loro figli gemelli Giacomo e Tommaso. Così, su Instagram, Anna Tommasi moglie di Michele Scarponi ha voluto ricordare il marito deceduto oggi in un incidente stradale all'età di 37 anni mentre si allenava nella sua Filottrano in preparazione al Giro d'Italia. 


L'ULTIMA IMPRESA AL TOUR OF THE ALPS
 


AUTISTA AUTOCARRO, 'NON L'HO VISTO' L'incidente stradale in cui ha perso la vita questa mattina il ciclista Michele Scarponi è avvenuto sulla strada provinciale 362, in via dell'Industria, all'altezza di un incrocio. All'intersezione con un'altra strada l'autista dell'autocarro Fiat 'Ivecò, un 57enne del posto, avrebbe omesso di dare la precedenza, centrando in pieno Scarponi, che nel violento impatto sarebbe morto sul colpo per le gravissime lesioni riportate. L'investitore ha detto ai carabinieri di non averlo visto. I mezzi, sia la bici su cui il ciclista si stava allenando che il Fiat 'Ivecò, sono stati sequestrati. La salma di Scarponi, che lascia la moglie, sua coetanea, e due gemellini in tenera età, è stata trasferita nell'obitorio dell'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, su disposizione del magistrato di turno. 

 

L'ULTIMO TWEET CON I FIGLI  "...anche se solo per un giorno ho pensato di portarne a casa 2 di maglie da leader...". L'ultimo tweet di ieri sera di Michele Scarponi è dedicato ai suoi due figli Giacomo e Tommaso. 



LUNEDÌ AVEVA VINTO TAPPA TOUR OF THE ALPS L'ultimo successo di Michele Scarponi, morto stamattina in allenamento nei pressi di Ancona, risale a pochissimi giorni fa. Lunedì scorso l'atleta dell'Astana aveva vinto la prima tappa del Tour of the Alps, la gara ciclistica transfrontaliera nata quest'anno dal Giro del Trentino, disputata in Austria da Kufstein ad Innsbruck. Sullo strappo finale di Hungerburg, a 848 metri di quota, Scarponi aveva regolato in volata un gruppetto formato da Thomas, Pinot, Formolo e Pozzovivo. Proprio ieri Scarponi aveva concluso il Tour of the Alps in quarta posizione.
 

CONTADOR E NIBALI DISTRUTTI SU TWITTER "Non lo so , non c'è la faccio ! Non ho parole amico mio...", poche parole per Vincenzo Nibali che su twitter ha reagito in questo modo alla morte del suo amico e collega Michele Scarponi, compagno di tante battaglie e tante vittorie. Sconvolto anche Alberto Contador che si dice "paralizzato dalla notizia...". 
 
ARU «TRAGEDIA INFINITA, RIPOSA IN PACE AMICO MIO» «Tragedia infinita. Non esistono parole. Riposa in pace Amico mio». Così su twitter il suo compagno e amico Fabio Aru ricorda Michele Scarponi.


DI ROCCO, MORTE SCARPONI VERA TRAGEDIA, ERA UNA GRANDE PERSONA «Michele era un ragazzo estremamente serio, una grande persona. La tragedia è accaduta questa mattina presto, era uscito per l'allenamento nonostante fosse tornato ieri. È stato travolto ad un incrocio, sicuramente sarà molto sul colpo, l'impatto è stato molto forte. Il destino purtroppo ha voluto così». Sono le parole di un commosso Renato Di Rocco, presidente della federciclismo, all'Adnkronos, sulla morte improvvisa del ciclista azzurro Michele Scarponi in un incidente stradale. «Lo conoscevo bene sin da quando era dilettante. È un dramma che non ci sia più. Era un uomo squadra, di grande professionalità, è una tragedia», ha aggiunto Di Rocco sulla scomparsa di Scarponi, soprannominato «l'aquila di Filottrano», che era tornato nella sua cittadina natale proprio venerdì sera la partecipazione al Tour of Alps. Per lui sono stati inutili i soccorsi.

Scarponi professionista dal 2002, aveva vinto nel 2009 la Tirreno-Adriatico e nel 2011 il Giro d'Italia grazie alla squalifica per doping dello spagnolo Alberto Contador. Attualmente portacolori dell'Astana, Scarponi ne era stato nominato capitano per il prossimo Giro d'Italia per il forfait per infortunio di Fabio Aru. «Era stato nominato capitano per il Giro dal suo team ma il destino ha voluto così per lui. È una brutta giornata. È un destino scritto male. Era fortemente attaccato al suo lavoro, al suo ciclismo. È una cosa assurda quella che è accaduta», ha aggiunto Di Rocco, parlando di Scarponi, 37 anni che lascia una moglie e due figli gemelli, che lo scorso anno era stato un gregario fondamentale per il successo di Vincenzo Nibali al Giro. «Ha fatto la differenza con Nibali e la stava facendo con Fabio Aru e anche in nazionale. Era amato e rispettato da tutti».
 
 


CASSANI AFFRANTO, 'ORA SON QUI A PIANGERLO' «Ieri in corsa. Si affianca a me. Michele sorride, come sempre. Contento per la vittoria. Parla del Giro. Ed ora son qui a piangerlo. Dio mio». Così, affidando le sue parole a Twitter, il Ct della Nazionale di Ciclismo, Davide Cassani, ricorda Michele Scarponi, scomparso questa mattina in un incidente stradale mentre si allenava alle porte di Filottrano, nell'Anconetano, suo paese natale.
 
 


TEAM ASTANA «CI LASCIA UN RAGAZZO SPECIALE» «Michele è morto questa mattina mentre si allenava. Questa è una tragedia troppo grande per essere scritta. Il nostro atleta Michele Scarponi questa mattina è morto mentre si allenava sulla sua bicicletta vicino alla sua casa a Filottrano. Michele è stato investito ad un incrocio». Il team Astana, la squadra di Michele Scarponi, da così la notizia della scomparsa del ciclista azzurro. «Nato il 25 settembre del 1979, lascia una moglie e due figli. Michele ha chiuso 4° il Tour of Alps ieri pomeriggio a Trento. Poi è tornato a casa a Filottrano (Ancona) con il suo massaggiatore in auto e la sera era a casa con la sua famiglia. Questa mattina Michele è uscito in bicicletta per un allenamento di mattina presto ed è accaduta la tragedia», prosegue il team in una nota sul proprio sito. «Ci lascia un grande campione e un ragazzo speciale, sempre sorridente in ogni situazione, era una vera pietra miliare e un punto di riferimento per tutti nella squadra dell'Astana. Il Team Astana è vicino alla famiglia Michele in questo momento di incredibile dolore e lutto».

SIMONI «VOGLIO TELEFONATA CHE DICA CHE NON È VERO» «Voglio una telefonata che mi dica che non è vero. Non può essere...». Così Gilberto Simoni ricorda su Facebook Michele Scarponi, morto questa mattina in allenamento dopo l'impatto con un furgone. «Come fai Michele a lasciarci così - scrive l'ex scalatore trentino, vincitore del Giro 2001 e 2003 - Tutti già pronti ad aspettarti, a tifare per te al Giro, ad aspettare il tuo sorriso, la tua compagnia. Non può essere... Ti aspetteremo comunque, dovunque tu sia». «Dieci minuti a pensare cosa scrivere ma non riesco a trovare parole. Mi mancherai tanto Michele Scarponi! Condoglianze alla stupenda famiglia», twitta l'ex campione Michele Bartoli. Così, invece, su Facebook il siciliano della Bahrain-Merida Giovanni Visconti: «Dormivo... e stavo sognando. Ho aperto gli occhi, ho guardato il telefono ed è cominciato l'incubo. Sono a pezzi. Non riesco a dire niente. Addio caro amico mio, addio caro amico di tutti. Ora da vera »aquila« vola su di noi e indicaci la strada giusta, perchè quaggiù non abbiamo ancora capito come funziona la vita. Addio Michele. Arrivederci Michele».
Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Aprile 2017, 20:53
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