Icardi resta capitano, ma arriva la multa. "Via quei fatti dal libro"

Icardi resta capitano, ma arriva la multa. "Via quei fatti dal libro"
Mauro Icardi resta capitano, ma pagherà una pesantissima multa. È la decisione dell’Inter, dopo il caso scoppiato ieri per via di alcuni passaggi dell’autobiografia del bomber argentino, in cui dava la sua versione sulla lite con alcuni tifosi della Curva Nord dopo la sconfitta di oltre un anno fa a Sassuolo. Secondo quanto afferma Sky Sport, l'Inter avrebbe anche chiesto di far ristampare la biografia di Icardi rimuovendo le parti "incriminate".

IL COMUNICATO UFFICIALE "F.C. Internazionale - si legge nella nota - a seguito dell'incontro avvenuto questa mattina tra i dirigenti e Mauro Icardi, comunica che per il capitano nerazzurro sarà applicata la sanzione prevista per aver violato il Regolamento Interno del Club, sottoscritto da ogni giocatore". 
Su Inter.it anche le parole del nove nerazzurro: "In questi due giorni ho vissuto una parentesi triste della mia storia nerazzurra - ha spiegato MI9 -. Ma in una famiglia - e mi hanno sempre insegnato che l'Inter prima di tutto è una grande famiglia - i momenti difficili o le incomprensioni possono capitare. Tutto nasce da una pagina del mio libro, che probabilmente è stata buttata giù troppo d'istinto. Una pagina dove alcuni toni sono inappropriati e sono davvero dispiaciuto che ci siano andati di mezzo proprio i tifosi dell'Inter. Questo ha offeso tanta gente, ma bisogna guardare sempre avanti e, se si può, fare di tutto perché le cose tornino al proprio posto".

"Per questo mi scuso e mi impegnerò perché queste pagine non ci siano più, in modo che nessuno possa sentirsi offeso, tradito e minacciato. Oggi ho parlato con la Società, abbiamo chiuso questa brutta parentesi e, tutti insieme, abbiamo un solo obiettivo: il bene dell'Inter, perché niente è più grande dell'Inter. Per questo motivo ho accettato ogni decisione del Club. In futuro cercherò di essere molto più attento, cosa che il mio ruolo nella squadra impone. Ora, uniti più che mai, prepariamo i prossimi impegni con la massima determinazione". 

LA DIGOS A CASA DI MAURO Sopralluogo della Digos questa mattina nel condominio dove abita Mauro Icardi: gli agenti, come elemento utile alle indagini, hanno ritirato le registrazioni delle telecamere dell'elegante stabile in zona San Siro dove ieri sera un gruppo di ultrà ha cercato un confronto con il numero 9 dell'Inter. Confronto che, come riferiscono all'Ansa testimoni oculari, non è in realtà avvenuto: Icardi era già salito in casa quando gli ultras hanno appeso lo striscione, rimosso già ieri sera, e si sarebbe accorto della contestazione solo dalla televisione. 

Gli ultras sotto il palazzo sono però riusciti a parlare con alcuni nerazzurri che vivono nello stesso stabile: i giocatori dell'Inter hanno consigliato loro di andare a casa. I condomini non sono turbati. «È una roba da matti», commenta una signora uscendo dal portone. «Non ci siamo davvero accorti di niente - sostiene un altro -, lo abbiamo scoperto da internet».
 
 

Cara Curva Nord, sono sorpreso e dispiaciuto. Sorpreso perché relativamente all'episodio di Reggio Emilia ho semplicemente riferito di come, complice l'adrenalina post-partita ed il cattivo momento che stava attraversando la squadra, "a caldo" ho perso la testa. Volevo semplicemente rendere l'atmosfera di quell'episodio. Tanto è vero che nel libro ho aggiunto che avevo sputato fuori frasi esagerate (ed il verbo sputare già rende l'idea di quanto inopportuna fosse stata la mia reazione). Riguardo al discorso degli assassini dall'Argentina, siccome da più parti mi continuavano a ripetere che mi sarei ritrovato degli esagitati sotto casa (nota bene: non la Curva Nord, degli esagitati) ho pronunciato quella frase: ma nella biografia ho anche detto "avevo usato parole minacciose contro la tifoseria e non avrei dovuto farlo". Sono dispiaciuto. Dispiaciuto per questo polverone che si è creato, Ho semplicemente raccontato un episodio seguendo i miei ricordi. Oltretutto se uno avesse un minimo di sale in zucca non rischierebbe di offendere la propria curva, strategicamente se fossi stato in mala fede avrei usato parole accattivanti nei vostri confronti. Non l'ho fatto perché nessuno voleva offendere o mancare di rispetto a nessuno. La fascia da capitano rappresenta la realizzazione dei miei sogni di bambino, la gioia che ho donato prima di tutto alla mia famiglia e poi a me stesso. Siete Voi che io cerco ogni domenica appena faccio gol, è il Vostro abbraccio che io cerco per primo. perché io amo l'Inter. Fra pochissimo scendero' in campo quindi non posso più dilungarmi. Spero che avrete compreso quanto importanti siete per me e quanta stima e quanto Amore nutra per Voi anche se deciderete di fischiarmi. Vi chiedo solo una cosa da Capitano: state vicini all'Inter come avete sempre fatto, io e i miei compagni abbiamo bisogno di Voi. Con affetto Mauro 🔵⚫️🔵⚫️

Una foto pubblicata da Mauro Icardi (@mauroicardi) in data:


Mattinata di routine anche per la famiglia Icardi: l'attaccante si è recato regolarmente alla Pinetina per l'allenamento prima di rientrare, scuro in volto, poco prima delle 15; Wanda invece è stata accompagnata dall'autista per un giro di commissioni, tornando a casa per l'ora di pranzo. L'unico elemento differente dal solito riguarda Coco, il weimaraner di famiglia, accompagnato per la passeggiata del mattino dalla colf invece che dallo stesso Icardi il quale se ne occupa quotidianamente. acquisite

IL POST SU INSTAGRAM «Forza Inter! Amala. Non la lascio mai sola». È il messaggio pubblicato dall'attaccante dell'Inter Mauro Icardi sul proprio profilo Instagram insieme alla foto che lo ritrae con la fascia di capitano ben visibile al braccio. Nei prossimi minuti è atteso il comunicato dell'Inter dopo il confronto tra società e giocatore ad Appiano Gentile. I dirigenti nerazzurri ieri avevano annunciato provvedimenti nei confronti di Icardi e c'è la possibilità che gli venga tolta la fascia di capitano. 
 
 

Forza Inter 🔵⚫️ #MI9 #amala #SolaNonLaLascioMai 🔵⚫️

Una foto pubblicata da Mauro Icardi (@mauroicardi) in data:


VERTICE AD APPIANO È terminato il vertice dell'Inter ad Appiano Gentile per decidere le sanzioni da infliggere a Mauro Icardi, inclusa quella di togliergli la fascia da capitano. L'attaccante - che si è allenato regolarmente - ha lasciato il centro sportivo da pochi minuti. All'incontro hanno partecipato Gardini, Zanetti, Ausilio, De Boer e lo stesso Icardi. Icardi è rientrato a casa poco prima delle 15. Apparso molto teso e rabbuiato in volto, non ha abbassato il finestrino del suo potente fuoristrada per rispondere alle domande dei pochi cronisti presenti, limitandosi ad alzare il pollice quando gli è stato chiesto quale fosse il suo stato d'animo. Icardi, dopo aver varcato il cancello del garage, è stato accolto dai due custodi dello stabile, con i quali si è intrattenuto qualche secondo a parlare. Poi è salito nel suo appartamento dove lo attendeva la moglie Wanda Nara.

LA CURVA: IMPOSSIBILE RICUCIRE «Credo che sia impossibile una ricucitura dei rapporti con Icardi. È una persona che ha minacciato di morte. Non penso di poter dialogare con una persona così»: lo ha detto Franco Caravita, leader della Nord, a 'Radio Calcio 24 Show' nella nottata di ieri. Dopo le dure contestazioni degli ultras nerazzurri, oggi la società potrebbe decidere di togliere la fascia di capitano a Mauro Icardi come auspicato anche nel comunicato della Curva Nord. «Se la società ha deciso così ben venga - spiega Caravita - ma noi non abbiamo fatto nessun tipo di pressione e non la faremo mai. Non abbiamo mai fatto oggetto di minacce nessuno». Caravita esclude che le contestazioni degli ultras abbiano provocato l'errore di Icardidal dischetto durante la partita contro il Cagliari: «Non è colpa nostra se Icardi non segna il rigore. L'Inter titolare in casa perde punti con Bologna e Cagliari e poi con le seconde linee in Europa League prende schiaffi da tutti. I problemi non siamo noi». 

I TIFOSI STANNO CON LUI Dalla petizione su Change.org agli hashtag 'io sto con Icardì e 'io sto con Maurò: i tifosi dell'Inter si fanno sentire sul web e si schierano dalla parte dell'attaccante nerazzurro prendendo le distanze dagli ultrà. Ha già raggiunto circa 350 adesioni la petizione pubblicata nella notte da Vinceno Vescera e indirizzata proprio all'Inter. «Noi tifosi interisti e uomini di buon senso - si legge - ripudiamo le aberranti gesta della curva nord ai danni del calciatore Icardi Mauro, dal comunicato mattutino ai disordini serali. Riteniamo che sia inaccettabile attaccare con quei toni un tesserato, nonché nostro giocatore simbolo e capitano, semplicemente perché ha riportato la sua versione degli avvenimenti di Reggio Emilia, versione tra l'altro confermata da testimoni oculari e da registrazioni televisive».

Nella petizione viene chiesto anche ai dirigenti nerazzurri di rettificare le dichiarazioni rilasciate ieri, nettamente in favore degli ultras: «Chiediamo inoltre ai signori Ausilio Piero e Zanetti Javier Aldemar e alla società tutta di rivedere le posizioni espresse nel post partita di Inter-Cagliari». Anche su Twitter si moltiplicano i messaggi in favore dell'attaccante argentino e di condanna nei confronti della Curva Nord. «Non si può abbassare la testa di fronte agli atti intimidatori degli ultras» scrive Renato. «Io sto con i tifosi e non con gli estremisti del tifo», le parole di Fly. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Ottobre 2016, 20:03