Dottoressa uccisa, l'amica su Fb: "Quel maledetto ti perseguitava".
Collega: morta tra le mie braccia

Video
«Quante volte sedute a ragionare di quell'uomo... quel maledetto che ti perseguitava... e non sono riuscita a risolverti questa cosa.....e me lo porterò dentro tutta la vita.....ti voglio bene..... DONNA E AMICA SPECIALE...... Ti voglio bene.....». Questo il post che appare sul profilo pubblico di Facebook di Caterina Longo, indirizzato a Ester Pasqualoni, la dottoressa uccisa a Sant'Omero nel parcheggio dell'ospedale dove lavorava.



In base ad altre testimonianze raccolte sul luogo dell' omicidio sembra che la vittima avesse presentato una o più denunce per stalking. Sul posto è giunto il sostituto procuratore della procura di Teramo, Davide Rosati. I Carabinieri del reparto operativo di Teramo coordinati dal comandante Roberto Petroli, sono impegnati nei rilievi e nella ricerca di un'auto che alcuni testimoni avrebbero visto allontanarsi. Il corpo della donna si trova riverso tra due auto nel parcheggio laterale dell'ospedale. 
 

LEGGI ANCHE: Oncologa sgozzata vicino all'ospedale


COLLEGA: MORTA TRA LE MIE BRACCIA «È morta tra le mie braccia. Una cosa assurda pensare che era Ester». Parla Piergiorgio Casaccia, il medico del pronto soccorso di Sant'Omero intervenuto per primo sulla dottoressa del suo stesso ospedale, Ester Pasqualoni, uccisa nel parcheggio della struttura, forse dall'uomo che sembra la perseguitasse. «Ero in servizio mi hanno avvisato e sono corso. Ho trovato questa persona a terra riversa in una pozza di sangue. Quando sono arrivato non aveva più polso. Ho cercato di capire se potevo fare qualcosa. Ma era chiaro che non c'era più nulla da fare», racconta Casaccia ai cronisti.



«È passato un altro collega. Abbiamo coperto il cadavere. Non l'avevo riconosciuta. Poi quando sono arrivati i Carabinieri, hanno visto i documenti e hanno chiesto se lavorava all'ospedale, a quel punto ho capito che era Ester. Intorno c'erano evidenti segni di colluttazione, c'erano due borse in terra, il cellulare. Una cosa assurda. Poi c'è stata solo disperazione e pianto. Perché, chi, chi può volere del male a Ester?», si chiede il soccorritore. «Una persona stupenda che ha aiutato tutti i pazienti, anche di notte. C'è sempre stata per tutti. Tra le mie mani ha fatto gli ultimi respiri. Una cosa assurda pensare che era Ester».
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Giugno 2017, 22:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA