Napoli, Gratteri contro la riforma della giustizia: «Rimettere in ruolo i magistrati fuori ruolo»

«Sono contrario a tutte le riforme di legge che sono state varate dalla Cartabia in poi»

E il procuratore Gratteri critica la riforma della giustizia

A margine della conferenza stampa, il procuratore Nicola Gratteri è intervenuto su alcuni temi delle riforme di legge previste in materia di giustizia. E lo fa alla vigilia dell’insediamento della nuova presidente di corte di appello Maria Rosaria Covelli

In sintesi, il procuratore Gratteri si è detto «contrario a tutte le riforme di legge che sono state varate dalla Cartabia in poi», mostrando il proprio disincanto anche nei confronti della annunciata separazione delle carriere («il numero di magistrati che passa da una funzione all’altra, è basso, siamo sullo 0,2 per cento», dice Gratteri); ma anche nei confronti della annunciata riforma della obbligatorietà della azione penale: «Penso agli anziani, che subiscono una truffa e sono costretti a denunciare. Si introducono queste riforme per abbattere il numero delle denunce e dei processi e per dimostrare all’Europa che in Italia la giustizia è più efficiente. Ma non è così che si interviene, bisogna rimettere in ruolo i magistrati fuori ruolo, oltre a lavorare su distretti dei tribunali».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Maggio 2024, 18:14
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