Alessandra Severini
Elezioni in autunno? I mercati non reagiscono bene e Piazza

Alessandra Severini
Elezioni in autunno? I mercati non reagiscono bene e Piazza Affari chiude una giornata nervosa con un calo maggiore delle altre Borse europee (-2%). Anche lo spread chiude in rialzo, a 188 punti. Eventuali elezioni in ottobre metterebbero a rischio la stesura della prossima legge di Bilancio, nella quale bisognerà trovare almeno 15 miliardi per disattivare le clausole di salvaguardia ed evitare gli aumenti Iva. In effetti, il passaggio di consegne da un esecutivo all'altro, con tutti gli smottamenti della campagna elettorale, rischia di alterare a suon di promesse e slogan il delicato compito di far quadrare i conti e spingere la crescita. Il pericolo è che con le urne anticipate venga superata la scadenza del 31 dicembre: scatterebbe l'esercizio provvisorio rendendo inevitabile l'aumento dell'Iva. Nonostante questo, le trattative fra i partiti sulla legge elettorale vanno avanti spedite. Ieri c'è stato l'inedito incontro fra Pd e M5s, con i pentastellati che hanno ribadito il loro via libera al sistema tedesco: un proporzionale con lo sbarramento al 5%. Renzi, oltre al sì di Forza Italia ha ottenuto inoltre anche quello di Sinistra Italiana. Tale legge dunque troverebbe una maggioranza ampia in Parlamento. A protestare però c'è Area Popolare che con il leader Alfano annuncia battaglia. «Renzi avrebbe dovuto cercare prima un accordo con il suo alleato di governo e non con le forze di opposizione. Nella direzione nazionale del partito del primo giugno prenderemo le nostre decisioni». A far fibrillare la maggioranza poi c'è anche la cosiddetta manovrina' che oggi approderà nell'Aula della Camera. Tra le novità introdotte nel passaggio in commissione Bilancio ci sono i Libretti famiglia e il contratto di prestazione occasionale' riservato alle microimprese sotto i 5 dipendenti. Tale strumenti, con un tetto fissato a 5.000 euro per lavoratore e per datore di lavoro, prenderebbero il posto dei vecchi voucher. Dopo la sentenza del Tar che ha bocciato 5 direttori di musei, verrà riformata anche la legge sui beni culturali per chiarire che nella procedura di selezione pubblica internazionale non ci sono limiti di accesso per gli stranieri.
Il governo metterà la fiducia sul testo. Ma se a Montecitorio problemi di numeri non ce ne sono, diversa sarà la situazione a Palazzo Madama dove il no annunciato da Mdp a causa della norma sui voucher rischia di mettere in seria difficoltà il governo Gentiloni.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Maggio 2017, 05:00